La Nuova Sardegna

Sassari

Otto mesi al “cavaliere” di Mores

di Nadia Cossu
Otto mesi al “cavaliere” di Mores

Condannato il 24enne che ad agosto inseguì un giovane e poi aggredì i militari

10 ottobre 2014
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MORES. In sella al cavallo aveva creato un discreto scompiglio al centro del paese che si era concluso con uno “scontro” con i carabinieri della stazione di Mores. Ieri mattina Sebastiano Fancello, 24 anni, è stato condannato in abbreviato a otto mesi dal giudice del tribunale di Sassari Marina Capitta. A carico del giovane, assistito dall’avvocato Antonio Secci, c’erano le accuse di lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di proiettile (gli era stato trovato durante la perquisizione).

Tutto era successo l’ultimo giorno di agosto dopo una manifestazione equestre che era in programma a Mores. L’allevatore di 24 anni, a evento concluso, aveva continuato a girare per il paese in sella al cavallo. Si era presentato davanti a un bar e, stando alla ricostruzione fornita dai carabinieri, aveva chiesto con insistenza da bere a un 33enne che in quel momento era dentro il locale. L’altro si era rifiutato, era volata qualche parola di troppo tanto che a un certo punto il trentatreenne era scappato via. Fancello lo aveva inseguito a cavallo minacciandolo con il frustino. A Mores in tanti avevano assistito a quella scena: un uomo che scappava a piedi, l’altro che lo inseguiva al galoppo.

Finché qualcuno, temendo che la vicenda degenerasse, aveva chiesto l’intervento dei carabinieri della stazione. I militari avevano cercato di far scendere Fancello dal cavallo ma lui aveva continuato impterterrito a stare in sella. Poi la colluttazione con i militari – pugni e spinte – e alla fine i carabinieri erano riusciti a bloccare cavallo e cavaliere.

Sebastiano Fancello era stato accompagnato in caserma e da qui trasferito – su ordine del magistrato di turno Paolo Piras – nella camera di sicurezza della compagnia dei carabinieri di Bonorva. I militari erano rimasti leggermente feriti tanto che, visitati da un medico, gli erano assegnati cinque giorni di cure.

Ieri mattina il giovane, assistito dal suo avvocato di fiducia è comparso davanti al giudice Marina Capitta, lo stesso giudice che aveva disposto nei suoi confronti la misura dell’obbligo di firma e al quale Fancello, nell’udienza di convalida, aveva detto di essere pentito per quanto successo, dichiarando di aver reagito in quel modo dopo aver ricevuto offese pesanti da parte del 33enne. Ieri la Capitta lo ha condannato alla pena di otto mesi.

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