La Nuova Sardegna

Sassari

Omicidio orologiaio, la famiglia contro l’archiviazione del caso

Omicidio orologiaio, la famiglia contro l’archiviazione del caso

Sassari, Piergianni Clemente venne trovato in casa, evidenti sul corpo i segni dell’aggressione mortale

08 ottobre 2014
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SASSARI. Ci sono ancora elementi che meritano di essere esplorati, il caso dell'omicidio Clemente non può essere archiviato. I legali dei familiari di Piergianni Clemente, l'orologiaio di 78 anni ucciso a Sassari il 29 settembre del 2012, hanno presentato al gup Giuseppe Grotteria un'istanza di opposizione alla richiesta di archiviazione dell'inchiesta avanzata dal sostituto procuratore Paolo Piras. Per l'omicidio non c'è alcun indagato.

Gli avvocati Franca Lendaro, Anna Ganadu e Chicco Manca sostengono che esistano elementi che ancora non possono essere tralasciati, sebbene si sia investigato a lungo.

Il giallo della morte di Clemente risale a oltre due anni fa. Alle 10 di un sabato mattina di fine settembre gli agenti della squadra mobile, avvisati da un parente che da un giorno non riusciva a mettersi in contatto con l'uomo, sono entrati nel suo appartamento e l'hanno ritrovato riverso sul pavimento, con una coperta che gli copriva il volto, una profonda ferita alla testa e varie contusioni su tutto il corpo. L'uomo era stato colpito ripetutamente alla testa e finito con un cacciavite.

Furono rilevate numerose impronte digitali e diversi reperti furono sottoposti all'attenzione degli specialisti di Cagliari e Roma. Il pm ha presentato la richiesta di archiviazione lo scorso marzo, ma per i legali della famiglia di Clemente bisogna continuare a indagare.

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