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L’arcivescovo benedice la nuova statua del Cristo

L’arcivescovo benedice la nuova statua del Cristo

MORES. Grande commozione popolare ieri a Mores per la benedizione e posa della nuova statua del Cristo Salvatore sulla sommità del campanile. Il simulacro originale, lo si ricorderà, era stato...

08 ottobre 2014
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MORES. Grande commozione popolare ieri a Mores per la benedizione e posa della nuova statua del Cristo Salvatore sulla sommità del campanile. Il simulacro originale, lo si ricorderà, era stato rimosso circa un mese fa per essere conservato nella Casa della Memoria.

Ora è stato sostituito con una copia, realizzata dall’artista Marco Cortopassi, ma il suo fascino resta intatto così come intatto è suo il valore di icona della devozione da oltre 150 anni. La benedizione è stata impartita dall’arcivescovo di Sassari monsignor Paolo Atzei davanti a cittadini e autorità: folla composta, come quella che aveva assistito allo smontaggio della statua operato dalla ditta Desogus Marmi di Cagliari.

Un “rito” che ha coinvolto tante persone, che ora l’amministrazione, per voce dell’assessore ai Lavori Pubblici Maria Egle Chighine ci tiene a ringraziare. Il progetto è stato redatto dall’ingegner Giovanni Tolu dell’ufficio Tecnico comunale che ha anche coordinato la sicurezza, e la direzione dei lavori è stata svolta dall’ingegner Antonio Demartis senza oneri finanziari. Gli aspetti storico artistici sono stati curati dal vicario per i Beni Culturali dell’Arcidiocesi monsignor Gian Carlo Zichi supportato dall’architetto Monica Ortu sotto la sorveglianza della Soprintendenza di Sassari; la direzione è stata curata dalla Soprintendente Francesca Casule e dal responsabile del procedimento Gian Luca Zini, dalla dottoressa Alma Casula e dal funzionario Francesca Mureddu. La direzione operativa, invece, è stata curata dall’architetto Giorgio Auneddu Mossa, docente nell’Accademia delle Belle Arti di Sassari, mentre gli aspetti strutturali, preceduti da analisi diagnostiche, sono stati definiti con la consulenza dell’Università di Cagliari: i professori Barbara Denicolo e Silvana Fais, Dipartimento di Ingegneria Civile, e Fabrizio Pilo, Dipartimento di Ingegneria Elettrica. La caratterizzazione del materiale della statua è stata curata dal professor Francesco Secchi del Dipartimento di Scienze della Natura dell’Università di Sassari.

Un grazie va poi al parroco don Salvatore Mangatia, agli ingegneri Daniel Meloni, Giuseppina Vacca, Gianni Celli e Battista Grosso dell’Università di Cagliari, ai geometri Fabio Figoni e Mario Pittalis, Rosalba Pizzi, Giuseppe Marras e Giampaolo Areddu dell’ufficio Tecnico, al comandante della stazione Carabinieri maresciallo Gabelloni e alla Compagnia Barracellare. (b.m.)

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