La Nuova Sardegna

Sassari

Hospice, no della Regione al Sassarese

di Vincenzo Garofalo
Hospice, no della Regione al Sassarese

L’assessorato alla Sanità nega alla Rsa San Nicola dieci posti letto per i malati terminali. «Ci sono già». La replica: «È falso»

01 ottobre 2014
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SASSARI. La Regione nega un hospice per i malati terminali oncologici a Sassari e al nord Sardegna. Un «no» che, oltre al danno, sa di beffa. Sì, perché il rifiuto dell’assessorato regionale alla Sanità ad accreditare dieci posti letto richiesti dalla Rsa San Nicola di Sassari, è stato motivato in maniera a dir poco kafkiana: «La richiesta non può essere accolta in quanto i posti letto previsti per il territorio della Asl di Sassari ammontano a 10 e, allo stato attuale, risultano tutti assegnati», è scritto sul documento della Regione che spegne le speranze di un hospice a Sassari. Il paradosso è che lo stesso assessorato regionale alla Sanità specifica che i dieci posti letto in questione sarebbero stati assegnati già nel 2009 proprio alla società richiedente, la Rsa San Nicola. Tanto che la struttura sassarese risulta anche nel sito del ministero della Sanità nell’elenco degli hospice della Sardegna, proprio in base ai dati trasmessi, aggiornati e validati dalla Regione.

«È tutto assurdo e falso», hanno spiegato i dirigenti della San Nicola, Maria Franca Brau e Andrea Ena alla commissione Problemi sociali del Comune di Sassari, convocata dalla presidente, Carla Fundoni. «È più di un anno che combattiamo con la Regione a suon di richieste, lettere, smentite, precisazioni, ma ancora all’assessorato alla Sanità non si sono persuasi di avere preso un granchio e che qui a Sassari, e in tutto il nord Sardegna, non esiste un solo posto letto in hospice, ossia per l’assistenza extraospedaliera a favore dei pazienti oncologici in fase terminale».

A niente sono valse le spiegazioni che i responsabili della struttura sanitaria sassarese hanno esposto alla Regione. Anche una lettera del direttore generale della Asl di Sassari è caduta nel vuoto: «Questa Azienda non presenta posti letto accreditati per la realizzazione di attività di hospice. Tale situazione, già in passato comunicata, rappresenta una grave carenza nell’assistenza ai malati terminali e si ritiene meritevole di approfondimento e soluzione da parte dell’assessorato», è scritto in una missiva inviata dal manager dalla Asl 1, Marcello Giannico, alla Regione. «La nostra struttura è accreditata dal 2008 per 120 posti letto in Residenza sanitaria assistenziale, e fra questi, dieci sono destinati a pazienti cosiddetti ad alta intensità assistenziale. Questo, secondo noi, è l’errore in cui cade la Regione, confondendo questi dieci posti letto con quelli in hospice che abbiamo chiesto di attivare, e che quindi non esistono», hanno continuato i due medici della San Nicola, chiedendo al Comune di interessarsi del problema per risolvere la situazione paradossale che si trascina da tempo e assicurare a Sassari e al nord Sardegna un servizio essenziale. «Abbiamo un’ala del nostro edificio pronta a ospitare l’hospice.

Siamo tempestati di richieste, ma non possiamo fare niente senza l’accreditamento della Regione. E pensare che faremmo risparmiare un sacco di denari pubblici, visto che l’assistenza di un malato terminale costa al pubblico 1800 euro al giorno, contro i 190 che costerebbe a noi».

Sulla necessità di attivare un hospice a Sassari si batte da tempo anche la “Onlus Franco Mura”, associazione di cittadini che hanno vissuto sulla propria pelle il dolore e i pesanti disagi di assistere un malato terminale.

Nei prossimi giorni la quinta commissione di Palazzo Ducale, appoggiata anche dall’assessore alle Politiche sociali, Grazia Manca, farà un sopralluogo nella struttura San Nicola, e predisporrà un ordine del giorno da presentare in consiglio comunale per impegnare il sindaco e la giunta a farsi carico del problema e risolverlo interloquendo con la Regione.

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