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Sassari

Sassari, il sindaco: «Il campus si faccia nella caserma»

di Paoletta Farina
Sassari, il sindaco: «Il campus si faccia nella caserma»

Sanna spiega che la casa degli studenti alla "La Marmora" farà rinascere il centro storico e subito permette il risparmio di tempo e denaro

29 settembre 2014
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SASSARI. Allora, mentre l’Ersu sta vagliando le offerte per l’acquisizione dell’area dove costruire il campus universitario, il sindaco Nicola Sanna rilancia come sede la caserma La Marmora in piazza Castello.

Cosa è successo?

«Semplicemente che il progetto, contenuto già nelle linee programmatiche del mio mandato, può dare una migliore collocazione degli studenti fuori sede, in una zona che non sia periferica, ma nel cuore cittadino, rivitalizzando così il centro storico che vive uno spopolamento mai conosciuto. Ma avrebbe, il mio progetto, anche il vantaggio di risparmiare tempo e denaro».

Cioè?

«La caserma è già disponibile, per la metà, per usi civili. È uno dei beni demaniali che sono stati dismessi e, per effetto dell’accordo siglato tra Stato e Regione, deve passare al patrimonio regionale. Ciò significa che non è necessario pagare, con i soldi dei contribuenti, per acquistare una nuova area dove costruire il campus, poiché il trasferimento alla Regione è a costo zero. Solo per l’acquisto del terreno, invece, se ne andrebbero diversi milioni».

E poi?

«E poi i tempi di realizzazione sarebbero di sicuro meno lunghi. Ritengo che l’Ersu impiegherebbe non meno di sei anni. Se invece si decidesse di fare gli alloggi per gli universitari in piazza Castello, per la ristrutturazione basterebbero due anni. L’edificio è sano, grazie all’attenta manutenzione che vi ha fatto in tutti questi anni l’Esercito e penso si presti ottimamente ad una riconversione».

Ma la ristrutturazione chi la farebbe? L’Ersu, dopo la bocciatura di residenze universitarie nelle ex Semolerie Azzena, ha presentato un nuovo bando in cui si parte, ancora, dall’acquisto di un’ area.

«Quando di recente la direzione regionale dell’Agenzia del Demanio ha contattato il Comune per mettere a disposizione immobili come sede di uffici giudiziari, è risultato che anche l’ex caserma era, diciamo così, sul mercato. Già dal 2001, infatti, era stata eseguita una stima del suo valore in caso di dismissione, pari a quasi 34 miliardi di lire. Premesso questo, la “La Marmora” può entrare nel patrimonio dell’Ersu, in quanto ente regionale, e poi deve essere la Regione a dare le direttive perché lo storico edificio debba diventare casa degli studenti».

L’Ersu sostiene però che si perderanno i finanziamenti europei, 20 milioni di euro, se non si realizzerà un campus con le caratteristiche previste nel bando

«Non è così. Già dallo scorso anno i fondi europei sembravano persi, e invece sono ancora lì. E nella delibera con cui il Cipe ha approvato il finanziamento non mi pare che ci siano vincoli che impediscano una ristrutturazione di un bene esistente».

La caserma sede ideale, quindi?

«Con 12mila metri quadri già a disposizione, sul lato via Politeama e piazza Castello, non ci sarebbero certo problemi ad alloggiare cinquecento studenti».

Mancherebbero impianti sportivi e verde...

«Ci sono tutti i presupposti per averli a pochi passi di distanza. Allora, per il campus sono disponibili in tutto 40 milioni di euro, 20 messi dall’Europa, e gli altri 20 da finanziamenti regionali. Ora, se si riparmia sull’acquisto dell’area, se ne spendono al massimo una ventina per la ristrutturazione, rimangono anche i fondi per acquistare dai privati che ne sono proprietari il cinema Moderno. Una struttura che può essere riconvertita al meglio per attività sportive. Al suo interno c’è una piscina, all’esterno un ampio cortile, dove ospitare campi sportivi. La stessa sala del cinematografo potrebbe diventare una palestra. E poi ci sono i terreni sul Fosso della Noce, anche questi da acquisire dai privati proprietari del Moderno, dove il verde non manca».

– Con L’Ersu la guerra continua, insomma.

«L’Ersu non ha coinvolto la città quando ha presentato il progetto di campus negli ex mulini Azzena. Ma il Comune già dalla prima giunta Ganau voleva gli studenti universitari nel tessuto urbano e non emarginati in periferia. E ribadisco che non accetteremo alcun progetto da parte dell’Ersu che abbia necessità di varianti».

Come per il centro storico il campus sarebbe un’occasione di rilancio?

«Nascerebbero nuove attività imprenditoriali legate alla presenza degli universitari, quelle esistenti ne trarrebbero vantaggio,e poi attirerebbero altri studenti. Vorrei che commercianti e residenti sostenessero questo progetto. Nella La Marmora la Brigata Sassari ha portato i suoi migliori giovani, noi vogliamo portare anche la nostra migliore gioventù.

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