COMPARTO SICUREZZA
Protesta davanti alla questura
Sap, Sappe e Conapo in piazza: «Ci tolgono il sangue? Lo doniamo»
23 settembre 2014
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SASSARI. Manifestazione congiunta del comparto sicurezza questa mattina, dalle 8.30, davanti alla questura. Alla protesta simbolica, si affianca anche una azione concreta di solidarietà: gli adarenti alle organizzazioni sindacali, infatti, doneranno il sangue dando seguito al tema già sollevato nelle scorse settimane: «Il Governo ci sta dissanguando forzatamente, noi il sangue lo vogliamo donare liberamente a chi ne ha bisogno». Alle 11, poi, sono previste tre ore di astensione dal lavoro con assemblee che si svolgeranno nelle rispettive sedi di lavoro.
La manifestazione è promossa da Sap, Sappe e Co.Na.Po, e coinvolge gli appartenenti alla polizia di Stato, alla polizia penitenziaria e ai vigili del fuoco.
L’obiettivo è quello di «richiamare l’attenzione (soprattutto del Governo) sulle condizioni economiche che - con il blocco del tetto salariale - dal 2010 sta penalizzando fortemente le forze dell’ordine. E questo a discapito di una specificità lavorativa, riconosciuta dallo stesso Parlamento con una legge del 2012, che evidenzia la particolarità e la delicatezza di una professione che non può essere assoggettata alla figura di semplice dipendente pubblico».
Sap, Sappe e Co.Na.Po., sottolineano che le rassicurazione giunte da parte del Governo - solo dopo una clamorosa protesta che ha coinvolto tutte le organizzazioni sindacali, compresi i rappresentanti del Cocer - «sono state blande e prive di indicazioni precise, non vi sono certezze sul reperimento dei fondi, tanto meno sono state spiegate le modalità di sblocco e ancora non c’è la convocazione ufficiale per un confronto con i sindacati».
La Consulta della sicurezza ha deciso, quindi, di proseguire con lo stato di agitazione, e la protesta andrà avanti fino a quando «i proclami non saranno sostituiti dalle certezze».
