La Nuova Sardegna

Sassari

L’OMICIDIO DI ALGHERO

Perquisizioni nel giardino, negati gli arresti domiciliari

SASSARI. Cinque o sei fendenti concentrati nella zona tra l’aorta e la carotide, lesioni che hanno provocato uno shock emorragico e la morte quasi istantanea di Pietro Girardi, l’uomo di 52 anni di...

16 settembre 2014
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SASSARI. Cinque o sei fendenti concentrati nella zona tra l’aorta e la carotide, lesioni che hanno provocato uno shock emorragico e la morte quasi istantanea di Pietro Girardi, l’uomo di 52 anni di Gioia del Colle ucciso dalla moglie nella villetta di Alghero. Questa la sintesi dei risultati dell’autopsia eseguita ieri mattina dal medico legale Salvatore Lorenzoni. Una conferma indiretta di quanto già raccontato da Roberta Gasperini, la donna di 44 anni, in carcere con l’accusa di omicidio. Ieri, intanto, i carabinieri del comando provinciale hanno eseguito una perquisizione all’esterno della villetta nella zona Ungias-Galantè nel corso delle attività investigative che sono ancora in pieno svolgimento. E il gip del Tribunale di Sassari - che aveva convalidato l’arresto - ha rigettato la richiesta di detenzione domiciliare, una soluzione prospettata dall’avvocato difensore Alessandra Pompili che si era impegnata anche a indicare il luogo. Ieri pomeriggio il legale ha avuto un nuovo colloquio in carcere con Roberta Gasperini.

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