La Nuova Sardegna

Sassari

Sassaresi e nigeriani rissa con quattro arresti

Sassaresi e nigeriani rissa con quattro arresti

Botte in piazza Azuni, i gruppetti separati dagli agenti delle Volanti

06 settembre 2014
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SASSARI. Botte tra nigeriani e sassaresi giovedì notte in piazza Azuni. L’intervento degli agenti delle volanti è servito a riportare la calma: quattro le persone arrestate (tra cui tre donne) e una quinta è riuscita a scappare prima dell’arrivo della polizia.

I fermati sono Carmelo Vaschi, 51 anni, sassarese con precedenti di polizia; Viviana Pinna, di 20, anche lei di Sassari; Beauty Ojo, 33, e Ewean Owen, 30, entrambe di nazionalità nigeriana. Un terzo straniero coinvolto nella lite è riuscito a fare perdere le tracce.

Vaschi e Pinna sono stati anche denunciati in stato di libertà per violazione dell’obbligo di dimora (misura cautelare alla quale erano sottoposti).

Gli agenti della sezione volanti - impegnati in un servizio di controllo del territorio - sono arrivati in piazza Azuni dopo una serie di chiamate di cittadini che si sono rivolti al 113 per segnalare un violento scontro tra sassaresi e persone di colore. I poliziotti si sono trovati di fronte una scena incredibile, con i contendenti che si stavano affrontando con scambio di pugni, calci e graffi. Una delle donne nigeriane arrestate, Beauty Ojo è già stata coinvolta nell’inchiesta “Osusu” (portata avanti dagli investigatori della squadra mobile della questura sassarese) per favoreggiamento e sfruttamento di prostituzione e immigrazione clandestina. Era stata anche arrestata - insieme ad altre due connazionali - per avere successivamente minacciato e picchiato la giovane interprete che avrebbe dovuto garantire l’assistenza nel corso del processo.

Da chiarire i motivi che hanno dato origine al violento scontro tra sassaresi e nigeriani, e per questo sono ancora in corso una serie di accertamenti da parte della polizia, anche per identificare l’extracomunitario che ha preso parte alla rissa e che è riuscito a scappare.

Le quattro persone arrestate sono state rinchiuse nelle camere di sicurezza della questura a disposizione dell’autorità giudiziaria. (g.b.)

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