La Nuova Sardegna

Sassari

Messo in vendita il passato del carcere di San Sebastiano

Messo in vendita il passato del carcere di San Sebastiano

Vecchi arredi e attrezzature in disuso al miglior offerente Il compratore dovrà acquistare in un unico blocco

01 settembre 2014
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SASSARI. Va in vendita al miglior offerente il passato del carcere di San Sebastiano. Un passato fatto di vecchi arredi, apparecchiature e altro materiale che veniva utilizzato negli uffici del penitenziario ormai diventato ex dopo il trasferimento dei detenuti nella nuova casa circondariale di Bancali avvenuto lo scorso anno. Materiale, attenzione, in disuso: sono attrezzature varie «non funzionanti» quelle che vengono messe a disposizione di chi vorrà acquistarlo e chi lo troverà interessante dovrà comprarlo in un lotto unico. Se sia un buon affare, spetterà al compratore dirlo.

La direzione del carcere ha pubblicato il 14 agosto scorso l’avviso di manifestazione d’interesse per la partecipazione alla vendita dei beni cosiddetti«mobili» del penitenziario ottocentesco. L’intenzione è evidentemente di svuotarlo quanto prima di oggetti che non servono più visto che con l’apertura di Bancali l’arredamento e quant’altro utile sono stati rinnovati. Come farebbe qualsiasi famiglia che sgombera del vecchiume la propria casa per portarlo in soffitta. Lo Stato, in questo caso il ministero di Giustizia a cui il carcere appartiene, in soffitta non vuole evidentemente metterci niente e anzi in questi tempi di micragna cerca di recuperare soldi. Anche se nell’avviso non viene indicata alcuna cifra per entrare in possesso dei beni da sgomberare. I partecipanti dovranno passare attraverso una selezione successiva attraverso la quale verrà scelta la migliore offerta.

Il bando invece scende più nei particolari quando elenca il materiale da mettere all’asta: «mobilio vario in legno, apparecchiature informatiche, televisori, fotocopiatori e similari non funzionanti, letti e altri allestimenti di casermaggio». Che «è depositato nei vari locali del vecchio fabbricato penitenziario presso cui dovrà esere ritirato a cura ed oneri del compratore».

C’è tempo fino alle ore 10 dell’8 settembre prossimo per presentare le manifestazioni di interesse. Possono partecipare le imprese singole o le imprese in regola con le iscrizioni prescritte presso la Camera di Commercio per attività inerenti all’oggetto dell’appalto. È anche richiesta «la disponibilità immediata, in caso di aggiudicazione, al ritiro dei materiali».

Inoltre nel caso in cui le imprese che abbiano manifestato l’interesse a partecipare « risultino inferiori a cinque la casa circondariale si riserva la facoltà di incrementare il numero con altre modalità di individuazione».

Il responsabile del procedimento è il direttore della casa circondariale Patrizia Incollu. Per tutte le informazioni o le richieste di chiarimenti è possibile contattare come referente il funzionario contabile Antonio Doneddu al numero telefonico 0793090458 o all’indirizzo di posta elettronica antonio.doneddu@giustizia.it.

L’avviso di manifestazione di interesse è pubblicato sul sito del Comune di Sassari e del Ministero della Giustizia all’indirizzo http.//www.giustizia.it nella sezione bandi gara e contratti.

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