La Nuova Sardegna

Sassari

“San Biagio” sfrattata dai locali del Comune

di Salvatore Santoni
“San Biagio” sfrattata dai locali del Comune

L’associazione religiosa di Sennori «occupava sine titulo» la sede di Montigeddu Eseguita l’ordinanza del sindaco, il parroco mette a disposizione l’oratorio

29 agosto 2014
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SENNORI. Il Comune sfratta l’associazione religiosa San Biagio dalla sede di Montigeddu. L’ordinanza firmata dal sindaco Roberto Desini è stata eseguita nei giorni scorsi dagli iscritti.

«Occupazione sine titulo dei locali», è la motivazione giuridica addotta dall’amministrazione, che contesta al sodalizio di aver utilizzato abusivamente per oltre 10 anni gli spazi situati all’interno della scuola elementare. I responsabili del comitato parlano di «motivi politici» e lanciano la provocazione: «Sposteremo la festa a Sorso se necessario».

Il parroco mette l’oratorio a disposizione dell’associazione. È stato dato il ben servito anche al “Gruppo Folk Città di Sennori”, che però non svolge attività da anni. Le prime avvisaglie ci sono state a fine marzo, quando il Comune ha inviato un preavviso al presidente di San Biagio, Claudio Piroddu, spiegando che presto avrebbero dovuto fare i bagagli. L’associazione aveva a disposizione un paio di locali dove stipare l’attrezzatura che impiega nelle feste locali: cucine, gazebo, tavoli, sedie e ombrelloni. «Don Tore Masia ci ha dato la disponibilità della sala dell’oratorio, che è abbastanza grande da poter custodire le migliaia di euro di attrezzatura che abbiamo acquistato con fatica negli ultimi 10 anni di attività. Sappiamo di creare un disagio e ringraziamo il parroco per averci accolto», racconta Piroddu.

L’associazione conta 12 associati, all’evenienza affiancati da una cinquantina di aficionados, sempre pronti a rimboccarsi le maniche per il bene del paese. Fra i progetti della compagine – ad esempio - spicca il sogno della realizzazione di una nuova chiesa. Ma a San Biagio sono coscienti che nella loro situazione c’è sempre stato qualcosa di ambiguo. «L’unico errore che rimpiangiamo è stato fatto nel 2001, quando l’allora amministrazione di Antonio Canu ci affidò i locali senza però produrre uno scritto, una convenzione: è il cavillo che sfrutta oggi il sindaco per cacciare via una delle associazioni più importanti del paese», aggiunge Piroddu. I soci sono convinti che i motivi dello sfratto siano altri. «Tutte scuse, in realtà il sindaco è da tempo che prova a farci fuori. E lo fa per suoi pregiudizi politici nei nostri confronti. Ma noi non siamo politicizzati, perché all’interno di San Biagio non abbiamo mai fatto attività politica ma solo volontariato», spiega il presidente. La situazione pare oggi provvisoriamente risolta con la disponibilità dell’oratorio, che però non potrà ospitare la mole di attrezzature dell’associazione per sempre. È necessario reperire uno spazio adeguato di oltre 200 metri quadrati e, vista la piega che ha preso la vicenda, pare proprio che non sarà il Comune di Sennori a fornirlo.

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