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Il portalettere non passa, Carbini lancia l’ultimatum a Poste italiane

Il portalettere non passa, Carbini lancia l’ultimatum a Poste italiane

SANTA MARIA COGHINAS. Continua l’annoso disagio del recapito delle lettere da parte di Poste italiane sul territorio comunale di Santa Maria Coghinas. Così i cittadini proprio per protestare contro...

23 agosto 2014
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SANTA MARIA COGHINAS. Continua l’annoso disagio del recapito delle lettere da parte di Poste italiane sul territorio comunale di Santa Maria Coghinas. Così i cittadini proprio per protestare contro questa situazione che sta creando non poche difficoltà alla famiglie coghinesi – che si vedono recapitare le lettere con oltre un mese e più di ritardo dalla data di partenza della missiva – hanno depositato al protocollo del Comune oltre 300 firme. «In virtù di questa denuncia – dichiara il sindaco di Santa Maria Coghinas Pietro Carbini – mi vedo costretto a intraprendere iniziative che restituiscano servizio e dignità alla comunità che rappresento. Non è tollerabile nè tantomeno possibile che i cittadini seguitino a subire danni e disservizi perché l’ente Poste Italiane non adempie al proprio dovere di servizio pubblico».

Insomma, l’amministrazione comunale è pronta a tutto per di non fare continuare a vivere nel dramma e nel terrore i propri cittadini che da un momento all’altro possono subire lo slaccio dell’energia elettrica, quello del telefono o addirittura ricevere sanzioni amministrative perché non sono stati onorati i pagamenti entro la data di scadenza indicata nella missiva arrivata con notevole ritardo. «Oltre al danno anche la beffa – continua il primo cittadino coghinese – perché l’amministrazione comunale viene accusata e insultata da qualche dipendente o funzionario delle Poste che si permette di riferire ai cittadini che la colpa del disagio è del sindaco in quanto non interviene per sanare questa triste storia».

Da segnalare che non c’è giorno – nello sportello delle poste di Santa Maria Coghinas – in cui i cittadini non arrivino con un diavolo per capello perché hanno ricevuto documenti importanti in ritardo. «Siamo consapevoli che questa situazione sta causando nella nostra comunità disagio sociale – conclude il sindaco Carbini – e sta anche provocando tensioni all’impiegata addetta allo sportello delle Poste che nulla può fare essendo inquadrata con mansioni diverse dal portalettere. E non bisogna dimenticare che diverse volte per colmare gli animi si sono dovute segnalare queste situazioni alle forze dell’ordine». «Visto il perdurare della continua negligenza delle Poste italiane – conclude il primo cittadino – comunico che attenderò altri dieci giorni e poi prenderò decisioni pesanti per far rispettare i diritti dei miei cittadini». (g.f.)

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