La Nuova Sardegna

Sassari

Mille opere alla Fiera del piccolo formato

 Mille opere alla Fiera del piccolo formato

La sfida del pittore e scultore Giuseppe Carta: un evento storico riunire 180 artisti di tutto il mondo

22 agosto 2014
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BANARI. Un primato che lascia intendere quanto grande e serio sia l’impegno di questo paese nel mondo dell’arte: «Siamo i primi in assoluto a organizzare la Fiera del piccolo formato». Quella inaugurata ieri è la seconda edizione di un evento straordinario che riunisce a Banari 180 artisti di tutta Italia, d’Europa e del resto del mondo che si presentano al pubblico con opere di formato piccolo: dipinti, fotografie, sculture, ceramiche, installazioni. E Giuseppe Carta, pittore e scultore nato a Banari ma con formazione genovese, ha certamente il merito di aver fatto diventare il suo paese uno scrigno ideale per promuovere un patrimonio artistico invidiabile.

Per sua iniziativa nel 2001 è nata la Fondazione Logudoro-Meilogu che non ha fini di lucro ma lo scopo esclusivo di valorizzare e divulgare l’arte e la cultura in tutto il territorio nazionale, con un riferimento particolare al patrimonio regionale sardo. E per realizzare tutto questo la fondazione dispone di due grandi sedi espositive: un palazzo storico del Duecento, meglio conosciuto come Palazzo Tonca, e una struttura moderna. La Fondazione vanta a oggi una propria collezione museale di arte contemporanea e moderna nazionale con una ricca rappresentanza regionale databile tra il 1910 e i giorni nostri.

La Fiera d’arte del piccolo formato è una conquista importante e Giuseppe Carta ha lavorato tantissimo per fare in modo che tutto fosse perfetto. Obiettivo raggiunto. La sede ospiterà tutti i giorni fino al 31 agosto mille opere «che rappresentano – spiega l’artista di Banari – tutte le tendenze: informale, astratto, figurazione più estrema». All’esposizione sono presenti due importanti gallerie italiane: la Spirale Milano e la galleria AreaB. Inoltre, una selezionata rappresentanza dell’Accademia di belle arti Mario Sironi di Sassari parteciperà all’evento con suoi allievi e docenti. E giustamente Carta – e chi ha collaborato con lui per l’organizzazione di questa imponente esposizione – parla di «evento storico». Perché lo è riuscire a riunire oltre mille opere di 180 artisti di tutto il mondo in una galleria curata nel dettaglio.

Una sfida coraggiosa e ambiziosa che inserisce Banari nel circuito dei grandi centri d’arte. (na.co.)

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