La Nuova Sardegna

Sassari

A Sorso aumenti in vista per mensa e scuolabus

di Salvatore Santoni
A Sorso aumenti in vista per mensa e scuolabus

Costi lievitati e troppe esenzioni convincono il Comune a rivedere le tariffe Protestano le famiglie ma il sindaco le rassicura: aiuteremo chi non ce la fa

20 agosto 2014
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SORSO. Costi lievitati e troppe esenzioni ed ecco che l’amministrazione comunale di Sorso decide di aumentare le tariffe del servizio mensa e scuolabus per far quadrare i conti. «Le percentuali di utenti esenti cresciuta negli anni fino ad arrivare al 33% per il servizio mensa e al 60% per il trasporto scolastico», si giustifica l’amministrazione. Scoppia la protesta delle famiglie, subito tranquillizzate dal sindaco Giuseppe Morghen. Alcune famiglie in difficoltà minacciano di rinunciare al tempo pieno e portare via i bambini in anticipo. Il caso di Anna - la chiameremo così - è emblematico. Ha due figli piccoli: uno ha appena concluso quelle che una volta erano le elementari mentre un altro frequenta la materna. La situazione familiare non è delle migliori: non lavora né lei né il marito.

«Quest’anno è veramente dura, le nuove tariffe del Comune sono sballate», spiega Anna. L’amministrazione comunale, in difficoltà per 2,5milioni di tagli statali in 3 anni, sottolinea la scelta di mantenere anche per quest'anno il servizio di mensa e scuolabus. Sì una scelta, «perché rientra tra quelli di certo importanti ma non obbligatori che il Comune», spiega l’assessore alla Pubblica istruzione, Angelo Agostino Spanu. Che aggiunge: «Abbiamo deciso di confermare, pur tra mille difficoltà, anche per quest'anno il servizio di ristorazione e di trasporto scolastico, laddove molte altre amministrazioni locali anche limitrofe li hanno soppressi».

Gli amministratori si sono concentrati sulle inefficienze. Analizzando i bilanci delle scorse annualità, hanno notato che un terzo degli utenti del servizio mensa e quasi due terzi degli scuolabus sono esenti per questioni economiche. «Tali esenzioni derivavano, da autocertificazioni», spiega l’amministrazione. Tradotto: qualcuno fa il furbo. Anche se, si tratta di conti che negli ultimi 5 anni parevano sostenibili e che oggi, invece, richiedono un aumento delle tariffe per le famiglie. «Oggi abbiamo scelto di avvalerci di un nuovo sistema di accertamento richiedendo la presentazione di regolare certificazione e documentazione reddituale», continua il comunicato. Una presa d’atto – a pochi mesi dalla rielezione del sindaco Morghen - che pone però alcuni interrogativi. «Qualcuno mi deve spiegare perché l’hanno scorso, con mio marito che percepiva la disoccupazione pagavo poche decine di centesimi, e oggi, che stiamo peggio di prima, dovremmo pagare più dell’anno scorso?», si domanda Anna. In ogni caso, l’amministrazione fa sapere che ci si può avvalere dell’esenzione presentando richiesta ai Servizi sociali che si occuperanno di esaminare la situazione familiare.

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