La Nuova Sardegna

Sassari

Corsa all’anello: sessanta in lizza

di Mario Bonu

Domani a Osilo i cavalieri si contenderanno l’accesso alla finale con la gara sul tappeto di via Roma

10 agosto 2014
3 MINUTI DI LETTURA





OSILO. Saranno sessanta, domani pomeriggio, i cavalieri a contendersi l’accesso alla finale della Corsa all’anello, sul tappeto gommato di via Roma, “sa Ia manna” (la Via grande) di Osilo. Sessanta concorrenti divisi in due turni da trenta, di cui il primo inizierà la propria prova alle 17, il secondo alle 19. Ciascuno dei partecipanti avrà a disposizione quattro “salite all’anello” per fare centro, e guadagnarsi un posto fra i primi 25 concorrenti che verranno ammessi alla finalissima di martedì 12. Dei sessanta cavalieri, 28 sono di Osilo e 32 del “resto del mondo”.

Fra questi, la rappresentanza più folta è quella di Ittiri, con 10 concorrenti, seguono Sennori con 7, Nulvi con 3, Bortigiadas e Valledoria con 2, e Aggius, Baltei, Ossi, Padria, Ploaghe, Porto Torres, Tempio, Usini, con un solo partecipante. Il concorrente più giovane in assoluto è Francesco Gaspa di Osilo, 13 anni, che corre col numero 60 nella seconda manche, in sella al puro sangue inglese “Obrigada”.

I più “anziani” (47 anni), sono Domenico Addis di Tempio col n. 46 e Giovanni Campus di Osilo col n. 49, entrambi nella seconda manche. In pista anche tre amazzoni: Jessica Cherchi di Ittiri, col n. 9 nella prima manche, e Valtina Muresu (n. 35) di Osilo e Francesca Gaspa (n. 39) di Porto Torres, tutte e due nella seconda manche. Molti i concorrenti in pista vincitori di precedenti edizioni della Corsa all’anello. Nella prima manche ci sono, col n. 3, Emanuele Latte di Bortigiadas, primo lo scorso anno e Pietro Migheli, col n. 7, di Osilo, giovanissimo vincitore nel 2011. Ma è la seconda manche che è un concentrato di campioni. Col n. 31 corre Gianni Campus di Osilo, vincitore nel 1999 e spesso nelle posizioni alte della classifica; col n. 34, Salvatore Sechi, il cavaliere/assessore, primo nel 2005; col n. 45, Carlo Ledda, di Sennori, vincitore di due edizioni nel 2010 e nel 2012; Giovanni Campus (n. 49), di Osilo, primo nel 2008; Franco Cherchi (n. 51) di Ittiri, vincitore anch’egli di due edizioni della gara, nel 2004 e nel 2006; Italo Cozzula, di Osilo, primo nel 1996.

Le eliminatorie della Corsa all’anello, così come la finale, consistono in una prova di abilità equestre dove il cavaliere, lanciato al gran galoppo, deve cercare di infilare, con uno spadino di legno, uno dei tre “anelli” (tre cuori di metallo forati al centro) sospesi lungo il percorso.

Il concorrente, in una salita, potrà totalizzare un unico centro, in quanto gli anelli sono saldamente fissati alla fune che li sorregge, e lo spadino, in caso di centro, resterà conficcato nel cuore. Il tempo massimo a disposizione per coprire i circa cento metri del percorso di gara è di 9 secondi; con tempi più alti, anche l’eventuale centro non sarà valido. Vince chi totalizza il maggior numero di centri e, a parità, chi ha fatto i tempi più veloci (rilevazione dell’Associazione italiana cronometristi). Vanno in finale i primi 25 classificati fra le due manche.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative