La Nuova Sardegna

Sassari

L’Ue rilancia il santuario dei cetacei tra Sardegna, Francia e principato di Monaco

L’Ue rilancia il santuario dei cetacei tra Sardegna, Francia e principato di Monaco

Invito a incontrarsi rivolto alle tre comunità dal commissario europeo agli affari marittimi e alla pesca

05 agosto 2014
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SASSARI. La Commissione europea è pronta a rilanciare la maxi-area protetta del Santuario dei cetacei, che in Italia interessa Liguria, Toscana e Sardegna, perchè diventi realmente «operativa». Il commissario europeo agli affari marittimi e alla pesca, Maria Damanaki, ha invitato Italia, Francia e principato di Monaco, insieme ad altri soggetti coinvolti, a tenere un incontro per discutere come fondi e politiche Ue possano contribuire allo scopo.

In Sardegna sono otto i comuni che finora hanno sottoscritto l'adesione alla Carta di Partenariato con il Santuario Pelagos, fra la provincia di Sassari e quella di Olbia-Tempio: Castelsardo, Sorso, Porto Torres, Valledoria, Arzachena, La Maddalena, Palau, Santa Teresa di Gallura.

«Il Santuario Pelagos - ha detto Damanaki - è la più grande area protetta nel Mediterraneo ed ha un enorme potenziale quale buon esempio di come può funzionare una crescita blu sostenibile in aree trafficate e altamente popolate, tutelando allo stesso tempo la vita marina».

Gli stanziamenti Ue, specie i 537 milioni di euro dal nuovo Fondo Ue per gli affari marittimi e la pesca del periodo 2014-2020, potrebbero sostenere azioni concrete, da progetti di pesca sostenibile ed eco-turismo, all'attuazione della nuova direttiva sulla pianificazione dello spazio marittimo, perchè il settore marittimo si sviluppi in modo «intelligente».

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