La Nuova Sardegna

Sassari

Un marchio di tutela per valorizzare il pane tipico Zichi

di Emidio Muroni
Un marchio di tutela per valorizzare il pane tipico Zichi

Bonorva, il consiglio comunale ha avviato le procedure Già pronto il regolamento, ora si aspetta la registrazione

11 luglio 2014
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BONORVA. Nella scorsa edizione estiva, la “Sagra gastronomica del pane tipico di Bonorva”, con il titolo modificato in “Eco sagra del Zichi 2013”, era stata inserita all’interno di una proposta progettuale approvata dalla Regione ed aveva acquisito, anche sul piano formale, una precisa identità per entrare a far parte di un progetto cofinanziato dall’Unione Europea. Quest’anno l’iniziativa vivrà di una nuova luce e sarà legata alla realtà di una richiesta, non più derogabile, di un marchio collettivo per la tutela del “Zichi di Bonorva”.

E’ quanto è emerso dall’ultimo consiglio comunale che, all’unanimità, ha approvato la proposta della giunta presieduta da Giammario Senes per l’avvio della procedura necessaria per la richiesta di un marchio di tutela collettivo del prodotto tipico di Bonorva, denominato “Pane Zichi”. Il consiglio ha approvato anche il regolamento, che si compone di sedici articoli, presupposto indispensabile per la registrazione (con apposita istanza alla Camera di commercio) a cura del Comune che sarà proprietario del marchio per la tutela della produzione, la denominazione e l’uso del Marchio Collettivo "Zichi di Bonorva". L’amministrazione comunale provvederà alla registrazione per garantire le particolari caratteristiche qualitative ed organolettiche del prodotto del quale intende difendere ovviamente anche la provenienza.

Si avvererà, stavolta in maniera concreta e sicura, un sogno che tanti amministratori hanno finora “pensato ma non realizzato” e il consumatore potrà degustare e apprezzare la qualità, il gusto e la delicatezza del tradizionale pane Zichi, a crudo o proposto nelle diverse varianti di cottura, con la certezza di ottenere un prodotto rispondente alle caratteristiche che ne garantiscono la qualità e il sapore. Un progetto che potrà valorizzare un prodotto tipico, identificandolo con il territorio d’origine ed esaltandone le caratteristiche. Caratteristiche rimaste immutate nel temp. Sono tante le componenti che costituiscono la base per esaltarne la qualità, che si vuole proteggere e conservare e che, nel corso degli anni, le massaie meno giovani hanno pazientemente fatto conoscere alle nuove casalinghe e panificatori per costruire un patrimonio di notizie ed informazioni utili a conservare e nobilitare un prodotto unico.

Un alimento che favorisce una scelta gastronomica varia e differenziata, in ossequio ai gusti del consumatore. Oltre che crudo, come base per il consumo di formaggi o altri companatici, si potrà gustare come “Pane a fittas” con sugo, “Pane a fittas con sugo di pecora”, con Zichi, pomodoro, carne di pecora e formaggio pecorino, “Pane a fittas mari e monti”, con zichi, vongole, gamberetti, funghi champignon, “Pane uddidu (bollito) in brodo di pecora”, con Zichi, carne di pecora, pesto bonorvese e formaggio pecorino. “Pane uddidu ‘onorvesu”, con Zichi, battuto di lardo, cipolle, aromi vari e formaggio pecorino, “Zichi in misto verdure carni”, con Zichi, finocchietti selvatici, carne di salsiccia. “Pane a fittas vario”, con Zichi, pescespada, olive, melanzane, pomodori e finocchietti selvatici, “Pane a fittas con carne di cinghiale”, con Zichi, pomodoro e carne di cinghiale, “Pane a fittas all’ortolana”, con Zichi e verdure di stagione prodotte in loco, “Pane a fittas misto”, con Zichi, funghi porcini, asparagi e ricotta mustia. Una grande varietà di proposte. quindi. La buona cottura è comunque sempre garantita dalla qualità del prodotto base, il pane Zichi tradizionale.

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