La Nuova Sardegna

Sassari

Sangue, la vertenza della Fidas

di Barbara Mastino
Sangue, la vertenza della Fidas

Continuano i disagi nel Centro trasfusionale dell’ospedale: manca personale per prelievi e raccolte

04 luglio 2014
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OZIERI. È ancora allarme donazioni nel territorio di Ozieri a causa dei tagli alle “uscite” dell’équipe del Centro Trasfusionale dell’ospedale Segni causate dalla mancanza di personale.

A segnalare il disagio è ancora una volta la Fidas, che dopo essere riuscita faticosamente a confermare alcune raccolte straordinarie di sangue (Nughedu, Pattada e Chiaramonti le ultime in ordine di tempo) ora si trova costretta a cancellare quelle previste per le prossime settimane e a dover rinunciare alla raccolta che si tiene abitualmente nel Centro ogni prima domenica del mese.

«Ancora una volta - dice il presidente della Fidas Ozieri Giuseppe Zintu - il Centro Trasfusionale mi da conferma che il centro non aprirà di domenica. Stiamo ricevendo tante proteste dei donatori che non possono donare se non di domenica, poiché impegnati con il lavoro e con gli studi: eppure sono tanti, per esempio, per gli studenti fidelizzati Fidas. Cosi si prevede anche per le raccolte esterne presso le sezioni staccate che erano previste per i prossimi mesi. È un grosso problema in futuro - aggiunge Zintu - poiché è facile immaginare che mancheranno unità di sangue e che nell’ospedale di Ozieri si sarà costretti a far saltare interventi chirurgici, mancherà l’assistenza ai malati in terapia e ai pazienti talassemici, che ogni 15 giorni ricevono due unità di sangue. Di questo passo arriveremo a una situazione di collasso».

I disagi, come si ricorderà, erano iniziati ad aprile, quando per mancanza di personale nel Centro Trasfusionale era saltata la donazione domenicale, non effettuata neanche a maggio insieme con un paio di donazioni straordinarie. L’Asl aveva annunciato la fine dei disagi con il rientro in servizio di un infermiere dall’aspettativa, ma da allora i problemi non sono finiti.

«Il personale infermieristico del Ct attualmente è di sole due unità e ne servirebbero almeno altre due per far fronte alle esigenze del servizio» aveva detto in quella occasione il presidente della Fidas, ricordando inoltre che «occorrono due infermieri adeguatamente formati, perché non si possono coprire i turni del Centro con personale proveniente da altre unità operative, poiché si tratta di compiti particolari che richiedono una formazione specifica che dura mesi». «Se entro questo mese di luglio la situazione non si risolverà - conclude ora Zintu - prepareremo un documento di protesta indirizzato a tutti i responsabili dell’Asl, ma anche ai sindaci del territorio e all’Unione dei Comuni per chiedere il loro appoggio in questa vertenza».

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