La Nuova Sardegna

Sassari

Piazzale dei Cappuccini, le auto “vincono” sui fiori

di Antonio Meloni
Piazzale dei Cappuccini, le auto “vincono” sui fiori

Dopo la rimozione dei vasi dall’acciottolato, torna il parcheggio abusivo Il parroco pubblica le foto su facebook e commenta: «Di nuovo terra di nessuno»

04 luglio 2014
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SASSARI. Terminati i lavori di recupero, rifatta buona parte dell’acciottolato saltato negli anni per il continuo passaggio delle macchine, piazzale dei Cappuccini è ancora un parcheggio abusivo. L’amarezza filtra chiaramente dalle foto pubblicate alcuni giorni fa su Facebook dal parroco, padre Isidoro de Michele, a cui, dopo tante polemiche, di fronte all’evidenza di un problema irrisolto, non è rimasto altro da fare che ricorrere al mezzo, spesso efficace, dei social network per documentare, senza tema di smentita, la presenza delle macchine sul piazzale appena rifatto. «Di nuovo terra di nessuno», è il commento amaro di padre Isidoro sotto le immagini pubblicate sulla sua bacheca che ritraggono chiaramente il piazzale pieno di macchine. Certamente non proprio un belvedere.

Nei giorni scorsi il bel piazzale alberato di fronte alla parrocchiale di San Francesco, gioiello incastonato nel quartiere di Cappuccini, era balzato agli onori della cronaca per via di una contesa dal sapore vagamente guareschiano. Alcuni vasi di fiori, sistemati sopra i dissuasori in cemento che delimitavano l’ingresso alla chiesa, avevano suscitato la reazione della Soprintendenza che, ritenendo le strutture inadeguate, aveva emesso un’ordinanza di sgombero. Pochi giorni dopo la notifica, una squadra di operai aveva tolto tutto. La decisione era stata motivata dal fatto che quelle strutture snaturavano l’architettura di una piazza che merita attenzione e tutela.

Per quanto discutibile, il provvedimento, che ha un suo fondamento giuridico, non fa una piega. Ora però, a rigor di logica, resta da risolvere un problema e in tanti, nel quartiere e non solo, sono convinti che la soluzione debba essere trovata in fretta. Nel piazzale, infatti, c’è il divieto di sosta sanzionato con la multa e il ritiro del mezzo, divieto comunicato ai cittadini con due cartelli molto ben visibili, collocati all’ingresso del piazzale. Malgrado ciò, dopo tanto discutere sulla presenza o meno delle fioriere e sull’opportunità di rimuoverle a salvaguardia del piazzale, numerosi cittadini, non proprio corretti, continuano a usarlo come un parcheggio. Questa volta le domande a cui bisognerebbe rispondere sono almeno tre: le macchine, rispetto alle fioriere, snaturano meno l’architettura di una piazza? E poi, il passaggio delle auto, nel tempo, non farà saltare di nuovo l’acciottolato appena sistemato? E in quel caso, si dovrà rifare il lavoro? Le risposte potrebbe darle il Comune, al quale spetta non solo la vigilanza sul rispetto del divieto di sosta, ma anche la tutela del piazzale.

La sensazione è che passerebbe davvero un pessimo messaggio se dopo il provvedimento della Soprintendenza, Palazzo ducale non intervenisse al più presto per far rispettare un divieto che altrove viene osservato senza la necessità di ricorrere alla polizia municipale. Poche settimane fa, quando esplose la polemica, al Comune non c’era ancora la nuova giunta, oggi la squadra di governo è una realtà e allora, forse, è arrivato il momento di dare un segnale e soprattutto di risolvere definitivamente il problema.

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