La Nuova Sardegna

STINTINO. Un vivaio per aragoste, barche a vela latina in miniatura e completamente costruite in legno, quindi strumenti per realizzare vele, e ancora pialle, asce, scalpelli, piccole seghe, lime e morsetti. Sono soltanto alcuni degli attrezzi che l'associazione culturale “Il tempo della memoria” ha raccolto nel tempo, grazie anche ad alcune collezioni messe a disposizione da privati. Un vero e proprio patrimonio storico che rappresenta i lavori tipici stintinesi e del territorio e che, a partire da questa estate, darà il via al Museo delle arti e dei mestieri.

Un'iniziativa che mira ad aprire un percorso, teso a curare e valorizzare il patrimonio culturale locale. «È lo spirito che muove gli appassionati dell'associazione – afferma Antonio Diana, sindaco del paese e presidente del sodalizio culturale –. L'obiettivo è quello di avviare un percorso che sarà lungo e sicuramente appassionante, che troverà sinergie con le altre attività dell'amministrazione comunale che mira a costruire un grande polo culturale, scientifico, storico e museale». Si parte quindi con una raccolta di attrezzi per la pesca, modellini in scala del barcareccio locale e tipico degli anni a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, con gli strumenti da lavoro dei carpentieri, dei maestri d'ascia, dei falegnami e dei maestri velai. Una collezione che rappresenta la cultura locale e che guarda lontano, con l'obiettivo di mettere insieme anche utensili di altri mestieri, per un confronto e una condivisione che vada oltre i confini del territorio della Nurra. «L'associazione - conclude Antonio Diana - si pone come obiettivo anche quello di avvicinare i giovani alla stessa associazione per lavorare e farla crescere e crescere loro stessi nella cultura». Questa estate il Museo delle arti e dei mestieri di Stintino sarà ospitato nell'androne delle scuole elementari in via Lepanto.