La Nuova Sardegna

Sassari

Acqua ancora non potabile, il sindaco convoca Abbanoa

di Andrea Massidda
Acqua ancora non potabile, il sindaco convoca Abbanoa

L’analisi del Servizio igiene della Asl conferma una presenza di cloriti fuori norma Lunedì mattina a Palazzo Ducale in programma un vertice con il gestore e il Sian

21 giugno 2014
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SASSARI. Quando sgorga dai rubinetti - quando: perché in certi quartieri non è scontato che ciò accada a tutte le ore - odora di varecchina. Oppure, come raccontano alcuni cittadini esasperati, è addirittura di color marrone. Da almeno una decina di giorni l’acqua di Sassari, Porto Torres e Stintino non è potabile e può essere utilizzata soltanto per la pulizia della frutta e della verdura e per l’igiene. Lo ha ribadito nei giorni scorsi il sindaco Nicola Sanna, che a poche settimane dall’inizio del suo mandato è già stato costretto a emettere due ordinanze di restrizione del consumo idrico a seguito dei controlli compiuti dal Sian, il Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione della Asl. Dagli esami è infatti emerso che il prezioso liquido che scorre nella condotta non è conforme ai parametri chimici e dunque è inadatto al consumo diretto. Nel dettaglio, gli esperti hanno rilevato nei campioni un eccesso di cloriti e trialometani, cioè di quei sottoprodotti della disinfezione. Una garanzia di sicurezza per i parametri microbiologici (escherichia coli, colibatteri e così via), ma che paradossalmente limitano l’uso alimentare dell’acqua. E anche se è di ieri la notizia che il livello di trialometani è di nuovo tornato a norma, il provvedimento sindacale avverte che «la restrizione rimarrà in vigore finché tutti gli esami non saranno in regola».

Il vertice. Quanto ci vorrà affinché la situazione torni alla normalità al momento nessuno è in grado di dirlo con precisione, nemmeno Abbanoa. E forse è anche per questo che lunedì a Palazzo Ducale è in programma un vertice al quale parteciperanno il primo cittadino Nicola Sanna, il direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas e il dirigente medico referente della Asl Maria Cappai. Obiettivo: «Fare il punto della situazione - spiega il sindaco - e chiedere al gestore del servizio idrico di identificare con esattezza i punti in cui è necessario sostituire con assoluta priorità le tubature. Da parte sua Abbanoa chiedere all’autorità d’ambito di programmare gli investimenti».

La causa del disservizio. Ma perché l’acqua del Sassarese contiene queste sostanze chimiche? «Nei giorni scorsi - spiegano da Abbanoa - si era verificato un guasto al sistema di dosaggio del biossido di cloro, utilizzato nell’impianto di Truncu Reale nelle fasi di disinfezione dell’acqua grezza del processo di potabilizzazione. E ciò ha comportato un aumento di cloriti nell’acqua distribuita in rete, con i parametri che hanno superato i limiti previsti dalla normativa». Finito? Non proprio. «Sull'impianto- continuano da Abbanoa - è stato necessario procedere anche con altri interventi che sono in corso questa settimana nelle fasi di preossidazione e di disinfezione secondaria: in particolare siamo in attesa di un pezzo di ricambio non reperibile in Italia, la cui consegna è prevista per mercoledì prossimo».

I controlli. Il monitoraggio da parte della Asl proseguirà incessantemente. «Il nostro servizio - spiega Pina Arras, direttrice del Sian - è in contatto telefonico con il gestore in modo da avere dati costanti sull’andamento delle opere che risolveranno il problema. Dopo i controlli interni la Asl procederà ai controlli esterni di sua competenza». Per legge, ifatti, Abbanoa ha l’obbligo di attuare i controlli interni per la verifica della qualità dell’acqua distribuita, mentre la Asl garantisce il controllo esterno con l’obiettivo di garantire la tutela della salute pubblica.

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