La Nuova Sardegna

Sassari

È bagarre sui soldi pubblici «non spesi»

di Salvatore Santoni
È bagarre sui soldi pubblici «non spesi»

A Sennori il rendiconto 2013 scatena l’opposizione ma l’assessore Satta replica subito: «Quei fondi sono vincolati»

20 giugno 2014
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SENNORI. L’amministrazione di Sennori porta in aula il rendiconto 2013 ed è subito bagarre con l’opposizione. «Sono avanzati oltre 500mila euro e quindi la maggioranza nega ai cittadini quanto necessario ad affrontare la crisi», accusano i consiglieri Antonio Canu, Fabio Sassu, Tonia Uggias e Gian Mario Ogana. Nell’ultima seduta del consiglio comunale anche gli strascichi della polemica sulla perdita del finanziamento regionale per la videosorveglianza cittadina. «Denunciamo per l’ennesima volta l’incapacità amministrativa dell’attuale giunta che sulle competenze primarie continua a eliminare servizi essenziali e obbligatori quali ad esempio lo scuolabus, il centro di aggregazione sociale (per una parte dell’anno) o riducendoli al minimo, come nel caso dei cantieri a sollievo della disoccupazione, con un avanzo di risorse non spese anche in questo settore d’intervento così delicato», si legge nella nota dell’opposizione. Un atto d’accusa che l’amministrazione ritiene infondato. «Tutti sanno benissimo che per effetto delle nuove regole imposte dalla legge sulla spending review, quei fondi non possono essere spesi perché il Comune è in deficit di cassa. Un deficit che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione guidata da Antonio Canu, e nato con la transazione che l’ex sindaco ha concluso con la ditta che gestisce l’appalto d’igiene urbana», spiega l’assessore al Bilancio, Mario Satta. Ma non è tutto. «L’incremento della pressione fiscale – contestano i consiglieri – sui cittadini e sulle attività produttive c’è stato. L’addizionale Irpef è aumentata in questi ultimi anni, come anche la tassa ambientale relativa al 2013, con aumenti rispetto all’anno precedente intorno al 15 per cento». Anche su questo punto l’amministrazione non è d’accordo. «I rincari della tariffa ambientale sono dovuti all’adeguamento Istat e all’aumento dei costi di conferimento dei rifiuti indifferenziati alla discarica di Scala Erre, quindi stiamo parlando di aumenti fisiologici. In ogni caso abbiamo messo 100mila euro per abbattere la Tia», replica l’assessore Satta. Ma ci sono altre voci di spesa verso le quali i consiglieri di minoranza puntano il dito. «Il sindaco ha aumentato il premio alla segretaria comunale di circa il 40 per cento e continua a mantenere l’addetto stampa», rilanciano Canu e compagni. In ogni caso, l’amministrazione sostiene di andare incontro alle esigenze delle persone in difficoltà in modo corretto. «Il numero di persone chiamate al lavoro – conclude Satta – attraverso il servizio civico e i cantieri comunali è più che raddoppiato». Durante la seduta dell’assemblea civica, l’opposizione ha denunciato anche la perdita di un finanziamento regionale utile alla comunità. «Stiamo parlando di 120mila euro da destinare alla sicurezza del cittadino per la realizzazione di una rete di videosorveglianza», spiegano i consiglieri d’opposizione, che accusano la maggioranza di aver presentato la domanda fuori tempo massimo. Da parte sua l’amministrazione spiega che il progetto sarà implementato nella rete wireless municipale che verrà inaugurata a breve.

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