La Nuova Sardegna

Sassari

Il “patto” tra under 25 e over 65

di Mario Girau
Il “patto” tra under 25 e over 65

L’aiuto reciproco: oltre 450 studenti da tutta l’isola per un’iniziativa della Cisl

19 maggio 2014
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SASSARI. Giovani e anziani hanno stretto un patto intergenerazionale: aiutarsi reciprocamente. Gli under 25 per abbattere il muro che separa la scuola dal lavoro, gli over 65 per una migliore qualità della vita anche quando la salute comincia a fare i capricci. Teatro della "santa alleanza" sotto le insegne della bandiera dei quattro mori il "Verdi" di Sassari che, nei giorni scorsi, ha riunito circa 450 ragazzi delle scuole media primaria e secondaria sarda e 400 pensionati della Fnp Cisl guidati dal segretario regionale Piero Agus.

Il titolo dello slogan pattizio è tutto un programma: "Custodire la memoria, costruire la partecipazione, esercitare la democrazia, scrivere il futuro in un percorso inter-generazionale", che sarà attuato sotto lo stretto controllo dalla Cisl Scuola e della Federazione Pensionati Cisl della Sardegna, promotori della manifestazione. Nulla di calato dall'alto, ma il coronamento di un percorso avviato all'inizio dell'anno con un concorso tra le scuole per esprimere con testo narrativo, un componimento poetico o un elaborato grafico emozioni e pensieri su temi importanti quali la Shoah, le Foibe, le guerre, la Libertà, l'Uguaglianza, la Cittadinanza, la Democrazia, la Partecipazione.

La premiazione dei vincitori, provenienti da una cinquantina di istituti scolastici sardi, che hanno presentato oltre duecento saggi valutati da un'apposita giuria formata da docenti e pensionati, ha consentito di condividere la gioia per la vittoria e la ricezione del premio e di essere compartecipi delle emozioni suscitate dal docu-film "Gli ultimi testimoni. Sardi nella Seconda guerra mondiale ", di Graziano Canu, e dalla serie di letture a tema effettuata da ragazzi, giovani, docenti e anziani sul dramma dell'"Olocausto".

Il segretario generale nazionale dei Pensionati Cisl, Gigi Bonfanti, ha sollecitato i ragazzi a credere sempre di più in se stessi. «Confidate nelle persone che non solo parlano, ma agiscono per costruire».

«Quando si crede in loro - hanno detto il segretario generale della Cisl scuola sarda, Maria Giovanna Oggiano e la segretaria Fnp Sassari, Vanna Spano - i giovani rispondono positivamente con grande maturità senza nessuna contrapposizione generazionale». Due grandi momenti di intensa emotività: il minuto di silenzio per commemorare le vittime di violenze e guerre, quelle storiche e contemporanee, e l'applauso scrosciante e prolungato in risposta all'appello "con la violenza e con le guerre non si risolve nulla". Naturale il commento di qualche "penna bianca": "Perché si parla male della scuola? Questi sono i ragazzi di una buona scuola".

«I due mondi che si sono dati appuntamento al Verdi rappresentano - ha detto il segretario generale Cisl sarda, Oriana Putzolu - minoranze assai deboli e con molte criticità: da una parte i giovani, circa 490 mila in Sardegna tra 15 e 39 anni, una generazione con problemi di inserimento, di accesso al lavoro, di progettualità di vita; dall'altra gli anziani , quasi 400 mila over 65, dove il disagio persiste e aumenta a causa della crescente povertà, della solitudine e della povertà».

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