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Test sui bovini, c’è carenza di tubercolina

Test sui bovini, c’è carenza di tubercolina

OZIERI. È allarme per la carenza in Logudoro e Gallura delle dosi necessarie di tubercolina per effettuare i test sui bovini necessari per la movimentazione dei capi. A lanciarlo sono la...

15 maggio 2014
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OZIERI. È allarme per la carenza in Logudoro e Gallura delle dosi necessarie di tubercolina per effettuare i test sui bovini necessari per la movimentazione dei capi. A lanciarlo sono la Confederazione italiana agricoltori e Confagricoltura di Sassari, che con un comunicato congiunto firmato dai riospettivi due presidenti lamentano i disagi sofferti a causa di questa mancanza dagli allevatori del Nord Sardegna e chiedono un intervento urgente dell’assessorato regionale alla Sanità. Il test antitubercolare è routinario, ma senza di esso, come detto, non si possono movimentare i capi. «La mancanza delle dosi necessarie di tubercolina per effettuare i test - dicono Cia e Confagricoltura - è una grave inadempienza che sta letteralmente mettendo in ginocchio gli allevatori del Monte Acuto e della Gallura, che sono impossibilitati a procedere alla vendita dei capi. Pertanto - aggiungono - si richiede un intervento urgente della Regione e dell’assessorato alla Sanità affinché si ponga rimedio a questa situazione incresciosa».

La tubercolina ricevuta dalle Asl della Sardegna nel 2013 è scaduta ad aprile, e da tale data i servizi veterinari non possono effettuare i relativi test. È un problema gravissimo, poiché il blocco della movimentazione dei capi può avere pesanti ricadute sulla commercializzazione della carne, principale fonte di reddito degli allevatori di capi bovini.

«Non è tollerabile - aggiungono nel loro comuncoato congiunto le due organizzazioni agricole Cia e Confagricoltura - che nel 2014, dopo aver finalmente risolto positivamente il problema dell’approvvigionamento dei vaccini Blue Tongue, gli allevatori si trovino a combattere con un’altra calamità che deriva dalla manifesta incompetenza e trascuratezza da parte delle autorità sanitarie competenti. Se nel giro di qualche giorno non sarà posto rimedio al problema - conclude la nota inviata alla stampa - non escludiamo clamorose forme di protesta da parte degli allevatori bovini, già alle prese con una crisi di mercato che stenta a risolversi e che ora è aggravata dalla paradossale situazione venutasi a creare». (b.m.)

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