La Nuova Sardegna

SASSARI. Giampiero Uneddu alza bandiera bianca: ritira la propria candidatura a sindaco per la coalizione di centrodestra e dice addio alla sua breve avventura politica. Lo fa senza spargere veleni, come in molti si sarebbero aspettati, ma con uno sfogo amaro che vale più di qualsiasi accusa.

«Avevo dato la mia disponibilità a candidarmi perché volevo porre le basi per realizzare un sogno, quello di rigenerare la classe politica per dare una speranza di rilancio alla città. Ma davanti all’evidente inconsistenza dell’attuale dirigenza e al disinteresse totale del partito che sarei andato a rappresentare verso il mio programma di governo, ho deciso con grande dispiacere di arrendermi», spiega Uneddu riferendosi a Forza Italia in particolare, e ai possibili alleati.

«Cambiare certe dinamiche e il modo di concepire la politica e l’amministrazione della cosa pubblica, qua a Sassari è impossibile. Ne prendo atto e mi tiro fuori, perché i tatticismi estremi, i discorsi inconcludenti, le trame segrete sono un mondo che non mi appartiene. Ringrazio le persone che condividendo la mia buonafede hanno in qualche modo creduto in me e mi hanno appoggiato, ma il mio progetto fatto di due semplici obiettivi, avviare un processo di rigenerazione della classe dirigente e spiegare ai sassaresi i problemi della città proponendo loro soluzioni per superarli, non è attuabile in questo contesto storico, politico e sociale», continua l’ex consigliere comunale eletto nel 2010 con il Pdl.

«La mia è una resa senza condizioni. Lascio la politica e non cerco vendette. Sono molto deluso e per rincuorarmi dico a me stesso che ritirandomi dalla competizione elettorale e dalla politica faccio un’azione che ha un valore sociale, perché sono sicuro che tutto questo renderà felici molte persone». A spingere Uneddu la riunione della massima assemblea di Forza Italia che si è tenuta due giorni fa nella sala dell’hotel Leonardo da Vinci. Un appuntamento che sarebbe dovuto essere decisivo per la scelta del candidato sindaco, la definizione della lista elettorale e la formulazione ufficiale del programma. «Non è successo niente. Il mio era il secondo intervento e ho pensato bene di esporre il mio programma di governo. Avevo messo in preventivo critiche, discussioni animate, opposizioni feroci», spiega Uneddu. «Invece è successo che il mio discorso è caduto nel vuoto. Quando ho finito di illustrarlo c’è stato il silenzio assoluto. Tombale. Questo non posso accettarlo. Non dalla parte politica che avrei dovuto rappresentare. Il ritiro della mia candidatura è stata la conseguenza logica al silenzio assoluto, al vuoto totale che ho trovato». Così Uneddu getta la spugna. Ma sotto sotto una fiammella di speranza la tiene accesa: «Da cittadino resta in piedi la mia proposta per cambiare Sassari e aspetto di vedere se qualche programma elettorale rispecchierà le mie idee. Sarei felice di sostenerlo e di votarlo».