La Nuova Sardegna

Sassari

Padre Zirano proteggerà ostaggi e schiavi

di Mario Girau
Padre Zirano proteggerà ostaggi e schiavi

Il 12 ottobre in piazza d’Italia solenne beatificazione del francescano sassarese martirizzato nel 1603

14 aprile 2014
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SASSARI. Ora è ufficiale: padre Francesco Zirano sarà beatificato il 12 ottobre a Sassari. La notizia è stata comunicata nei giorni scorsi dal Sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Angelo Becciu, all’arcivescovo Paolo Atzei, da subito responsabile di tutte le operazioni liturgiche, organizzative e religiose richieste per accompagnare fino alla gloria degli altari il francescano della chiesa Santa Maria di Betlem, martirizzato il 25 gennaio 1603. Il rito si svolgerà quasi sicuramente in piazza Italia e sarà presieduto – anche questo è ufficiale – dal delegato del Papa, il salesiano cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi Padre. Padre Zirano sarà proposto come patrono e protettore delle persone rapite, ridotte in schiavitù, degli immigrati che attraversano il deserto e il mare per cercare la libertà.

Mancano, dunque, esattamente sei mesi alla cerimonia che per un giorno vedrà i riflettori della Chiesa universale puntati sulla nostra città. Centoottanta giorni intensi per monsignor Atzei e per i frati francescani conventuali della provincia sarda dei francescani, principali artefici della causa di beatificazione ripartita in grande stile nel 1984 con il consenso di tutto l’episcopato regionale. All’arcivescovo e ai frati il compito di preparare il clima religioso e spirituale per la beatificazione: convegni sulla figura e l’opera di padre Zirano, pellegrinaggi, mobilitazione del terzo ordine e della Milizia dell’Immacolata, ospitalità per religiosi conventuali in arrivo da tutto il mondo. Non potrà mancare la collaborazione dell’amministrazione comunale. Anzi il battesimo di fuoco del nuovo sindaco e della giunta sarà l’appuntamento del 12 ottobre che potrebbe essere coronato da un collegamento televisivo con piazza San Pietro per un saluto in diretta di papa Francesco ai fedeli riuniti in piazza Italia.

Il processo moderno di beatificazione (la prima causa aperta nel 1731 dai frati minori era stata interrotta per varie circostanze) di padre Francesco Zirano è durato esattamente 30 anni, un periodo non lungo quando la Chiesa va alla ricerca di santi e beati. Due i fatti che hanno ridotto i tempi: l’attendibilità storica e completezza dei documenti presentati dal vicepostulatore della causa, il sardo padre Umberto Zucca, confluiti nella “positio”: la relazione su vita, virtù e opere di Francesco Zirano , presentata in Vaticano, e il riconosciuto martirio subito all’età di 39 anni dal fraticello sassarese, scorticato vivo dai carnefici e la sua pelle attaccata alla porta più frequentata della città di Algeri. Il martirio subito in “odium fidei” non ha bisogno di miracoli. Padre Zirano è il primo martire sardo dell’era moderna elevato dalla Chiesa alla gloria degli altari.Tutti gli altri sono stati beatificati per aver vissuto in grado eroico le virtù umane e cristiane: Sant’Ignazio da Laconi (canonizzato il 21 ottobre 1951), San Salvatore da Horta (17 aprile 1938), Suor Maria Gabriella Sagheddu (25 gennaio 1983), Antonia Mesina (4 ottobre 1987), Fra Nicola da Gesturi (3 ottobre 1999).

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