La Nuova Sardegna

Sassari

MEMENTO Quella passione florovivaistica nel cuore della città

di Alessandro Ponzeletti
MEMENTO Quella passione florovivaistica nel cuore della città

Fino al 1875 una corte e tre vie del centro storico si chiamavano “Del Fiore”, fino a quando un geniale impiegato attribuì a ciascuna i colori della bandiera italiana

12 aprile 2014
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A Sassari i fiori sono patriottici. L’argomento del “Memento” di oggi non è il florovivaismo ma la toponomastica del centro storico. Non tanti conoscono queste vie del vecchio cuore di Sassari, in alcune di esse passano giusto i residenti: via del Fiore, via del Fiore Verde, via del Fiore Bianco e via del Fiore Rosso. Notate che tutte e quattro le vie condividono il sostantivo e questa omonimia le accomunò fino al 1875, come ora vi spiegherò.

I Sassaresi di un tempo al “fiore” (o a qualcosa corrotto nella parlata e ridotto a “fiore” nell’Ottocento) dovettero tenere in special modo, tanto da dedicarvi ben quattro vie e una corte. Al 1872 per ragioni di anagrafe e d’amministrazione (ad esempio pensate alla consegna della posta) l’Amministrazione comunale pensò bene di distinguere questi spazi stradali e cancellò la parola “fiore” sostituendola con altri nomi per tre vie e la corte: la corte divenne Via Gerolamo Araolla (concittadino, sacerdote e poeta del XVI secolo), ma la popolazione continuò a chiamare le vie con il loro vecchio nome. Allora, nel 1875, i “fiori” ritrovarono il loro posto nello stradario civico ma, per merito di un anonimo, geniale e patriottico amministratore o impiegato, si distinsero le strade dando a tre di loro i colori del Tricolore nazionale: verde, bianco e rosso.

Via del Fiore (senza “coloranti”) collega la parte alta di Via Mercato (presso l’archivolto del Carmelo) alla via La Marmora: è un tratto rettilineo, abbastanza largo. Via del Fiore Verde è una stretta viuzza pedonale che da corso Vico sbuca dopo pochi passi in piazza Sant’Apollinare: allo sbocco sulla piazza, dirimpetto all'ex scuola elementare, vi è la casa dove nacque il pittore Costantino Spada, il 28 ottobre 1922. Via del Fiore Bianco collega via Capo d’Oro con piazza Università: dando le spalle all’ingresso dell’Università è la prima dirimpetto a destra. Via del Fiore Rosso, infine, è una stretta viuzza pedonale che collega corte Larga al tratto di via San Sisto presso la Frumentaria.

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