La Nuova Sardegna

Sassari

Cane trascinato con l’auto e ucciso, la Canalis chiede ai sardi di reagire

Cane trascinato con l’auto e ucciso, la Canalis chiede ai sardi di reagire

La showgirl sassarese interviene sul sito whosay.com e su twitter per denunciare il terribile episodio avvenuto in Baronia

13 aprile 2014
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SASSARI. «Spero che la mia #Sardegna dia pubblicamente un esempio di civiltà condannando questi 2 personaggi che, non solo hanno compiuto un atrocità sul proprio cane perché non eseguiva (o forse era troppo piccolo per capirlo… aveva 7 mesi) il lavoro da guardiano di gregge che gli era stato dato, ma anche perché persone così sono da considerarsi pericolose per la comunità».

 

 

Elisabetta Canalis, attraverso il suo account sul sito http://www.whosay.com, e poi su Twitter, interviene sul terribile episodio del cagnetto legato a una macchina e trascinato per chilometri, avvenuto in Baronia.

«Torturare il proprio cane facendo assistere allo spettacolo il proprio figlio minorenne è assurdo, intollerabile e non può essere ignorato. E' umiliante vedere che la realtà agro-pastorale della mia terra balzi alle cronache per colpa di tali rappresentanti. Facciamo vedere che condanniamo episodi come questo affinché non si ripetano mai più».

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