La Nuova Sardegna

Sassari

Raccolta rifiuti, da aprile operatori senza stipendio

di Donatella Sini
Raccolta rifiuti, da aprile operatori senza stipendio

A Castelsardo il Comune non paga le fatture alla Gesenu A giugno scadrà il contratto e il servizio è a forte rischio

08 aprile 2014
3 MINUTI DI LETTURA





CASTELSARDO. La società Gesenu, che gestisce il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, ha inviato nei giorni scorsi una lettera al commissario straordinario comunicandole che, dal 31 marzo, non è più in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti. È dalla scorsa estate infatti che il Comune non liquida più alcuna fattura alla Gesenu che ha così accumulato un credito ingente nei confronti dell’ente locale. Infruttuoso l’incontro fra i responsabili della ditta e il commissario Giovanna Dedola che non può però disporre dei fondi necessari perchè il bilancio non è stato approvato ed è possibile lavorare solo “in dodicesimi”. «Ma - ha assicurato il commissario- proprio in questi giorni si sta procedendo al saldo delle fatture». «Un mandato di appena 150 mila euro – sottolineano alla Gesenu – a fronte di altri 500 mila in sospeso ancora dallo scorso anno». Ai problemi economici si uniscono anche quelli strettamente burocratici. Infatti il prossimo 20 giugno scadrà il contratto con la Gesenu, per la raccolta dei rifiuti. «Stiamo lavorando per trovare la soluzione legislativa che ci permetta di non interrompere il servizio – assicura la commissaria – si tratta di un appalto da 9 milioni di euro e pensiamo di essere in grado di espletarlo non prima del prossimo autunno». Un'altra tegola si prepara quindi ad abbattersi sui cittadini sotto forma di “costo del servizio extra”, cioè quello che la Gesenu potrebbe effettuare dopo la scadenza del contratto. La ditta è però decisamente sul piede di guerra e afferma che non accetterà alcuna proroga. Naturalmente l'eventuale maggior costo dovrà essere corrisposto dalle bollette. Un ritardo grave, visto che la delibera di Giunta, con cui si dava mandato agli uffici di predisporre il bando e tutte le attività necessarie per il rinnovo del servizio, risale allo scorso 30 ottobre, abbondantemente nei tempi per «iniziare la nuova stagione estiva garantendo un ambiente ordinato, curato e pulito – si legge nel documento – rispettare le scadenze normative relativamente allo svolgimento di gare di appalto, elaborare un bando di gara che riduca il pericolo di contenzioso ed eviti al Comune costi economici imprevisti». Oltre ai problemi dovuti all’appalto e al ritardo nel pagamento delle fatture si registra anche quello, minore ma già percepito dai cittadini, legato alla mancata consegna del nuovo calendario. L’agenda di raccolta in possesso alle famiglie castellanesi arrivava sino al 31 marzo, dal 1° aprile quindi, sia le utenze domestiche che le attività commerciali non sanno, soprattutto nei giorni di festa e con l’inizio della stagione estiva, come conferire i rifiuti all’esterno. Questo potrebbe portare all’abbandono indiscriminato di spazzatura nelle strade visto che il nuovo calendario di raccolta non solo non è stato distribuito a tutte le utenze, ma non è ancora stato predisposto. «In questo caso la responsabilità è totalmente della Gesenu – sottolineano dal comune – l'appalto scade il 20 giugno e sino a quella data si dovevano fornire i calendari di raccolta». Un problema dietro l'altro che obbligherà una delle più rinomate località turistiche del Nord Sardegna ad affrontare la prossima estate in una situazione approssimativa per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti. Eppure la partenza era stata più che ottima, nei primi mesi di raccolta, dal giugno dello scorso anno, si è raggiunta , in tre mesi, la soglia del 71% di raccolta differenziata portando Castelsardo ai vertici della classifica fa le città più virtuose in Italia.

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative