La Nuova Sardegna

Sassari

Il ritorno dell’eroina, la droga della crisi

di Gianni Bazzoni
Il ritorno dell’eroina, la droga della crisi

Sassari, la cocaina ha fatto da traino, due morti sospette negli ultimi giorni. Il dirigente della Mobile: "Furti e rapine per le dosi"

29 marzo 2014
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SASSARI. La proporzione si è drammaticamente riequilibrata. Qualche anno fa il rapporto era mezzo chilo di eroina ogni dieci di cocaina, ora quando il carico è «misto» si viaggia quasi alla pari. Anche la piazza di Sassari non fa eccezione, il traffico di droga cambia, c’è un marketing diverso: la cocaina traina l’eroina, c’è un aggancio che sta preoccupando gli investigatori da anni impegnati nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti.

L’altro giorno è stato il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Pietro Salsano, a sollevare un interrogativo: «Mi chiedo – ha detto – come mai in quest’area c’è una quantità di droga così alta? E la prima risposta è inevitabile: c’è una diffusione elevata tra la popolazione, quindi ben al di sopra della fascia di consumatori conosciuta. La seconda è una conseguenza della prima: la droga che arriva nel nord Sardegna - compresi gli ultimi rilevanti sequestri che sono stati effettuati dalle forze dell’ordine - non è in transito, non fa base per poi prendere altre destinazioni ma si ferma qui. Perchè evidentemente il mercato è fiorente, e su questo stiamo concentrando la nostra attenzione con gli approfondimenti che sono necessari».

L’eroina della crisi. Cambia pelle l’eroina, è come se in tutti questi anni fosse rimasta nascosta chissà dove. Il dirigente della squadra mobile della questura di Sassari Bibiana Pala, non ha dubbi: «C’è un ritorno prepotente di questa sostanza sulla piazza – afferma –, e bisogna dire che non è mai scomparsa del tutto. In parte è una condizione favorita dalla crisi economica che produce disperazione, genera nuove debolezze. Così il mercato riposiziona nuove strategie e l’eroina torna a essere un rifugio purtroppo molto ricercato, anche tra i giovanissimi».

I furti. Il ritorno dell’eroina ha fatto lievitare notevolmente i furti e le piccole rapine in città. «E’ così, in effetti – conferma il dirigente della Mobile – gli arresti degli ultimi mesi confermano un legame che si era già palesato saltuariamente. La maggior parte dei giovanissimi ruba per procurarsi i soldi per acquistare la droga. In particolare l’eroina».

La banda dell’oro. Anche la banda dei Compro Oro, aveva l’assillo del denaro, serviva per finanziare l’acquisto di eroina e cocaina. Un commercio sul binario unico che ha portato gli investigatori a chiudere il cerchio e a definire un percorso che era parso chiaro fin dai primi momenti.

Cocaina stabile. Se l’eroina avanza, la cocaina è stabile come consumi. E anche le quotazioni sul mercato locale non variano più di tanto: tra 60 e 80 euro a grammo. L’eroina, invece, costa meno, si trova a 30 euro.

Insospettabili. L’allarme del comandante provinciale dei carabinieri, inserisce anche un altro dato: ai consumatori di strada, quelli di facciata, si aggiunge un esercito di insospettabili. Gente che apparentemente conduce una vita normale: «Quando si rivolgono a una struttura per essere aiutati sono già passati anni e la situazione è grave».

I ragazzini. L’età dei consumatori si è abbassata notevolmente. Per troppi studenti - compresa una larga fascia di quindici-diciassettenni, marijuana e hascisc sono diventati un «vizio quotidiano». Non solo consumatori occasionali o del fine settimana, quindi, ma una scelta che viene fatta tutti i giorni. In molti casi c’è il passaggio alle anfetamine.

Calma apparente. Dalla cocaina all’eroina: l’abbraccio sembra essere favorito dall’esigenza di affrontare il momento in cui gli effetti della “coca” svaniscono e c’è bisogno di un’altra sostanza. L’eroina che compare oggi sul mercato, tra l’altro, può essere fumata e sniffata più facilmente. Anche se dalle indagini emerge il passaggio progressivo all’assunzione per endovena.

Il kit. In farmacia si rivedono scene che sembravano ormai appartenere al passato: facce indifferenti, a volte imbarazzate di persone apparentemente normali che chiedono il kit per il buco: siringa e acqua. E anche per strada sono ricomparse le siringhe.

Le tragedie. Due morti in pochi giorni in città, entrambi collegati al ritorno improvviso all’eroina. Il primo era tornato in libertà di recente, il secondo assumeva metadone. Gli accertamenti tossicologici disposti dall’autorità giudiziaria diranno se è stata sufficiente una dose che il fisico non ha retto per spazzare via due vite umane, oppure se le dosi erano state tagliate con sostanze letali.

Trafficanti. La droga per il mercato del Sassarese arriva dalla Spagna, dalla Turchia e dall’Olanda, il più delle volte con tappe intermedie in punti nevralgici della penisola. Le organizzazioni criminali scelgono corrieri di colore, extracomunitari che per un compenso di 300-500 euro mettono a disposizione il proprio corpo per trasportare la droga sistemata in ovuli. Rischiano la vita per una elemosina: basta che uno degli ovuli si rompa e la morte può sopraggiungere in pochi attimi.

Rapporti locali. I rapporti con gli spacciatori locali vengono attivati in maniera quasi naturale, lo confermano le ultime operazioni messe a segno da polizia e carabinieri. Per fare meno fatica vengono scelte persone che hanno già «esperienza nel settore», che sanno come muoversi e possono garantire una gestione del mercato con rischi ridotti.

La paura. Gli investigatori lo dicono a bassa voce, ma l’incontro tra vecchie e nuove droghe fa paura. Si teme che anni che sembravano dimenticati possano riaffacciarsi drammaticamente. I segnali purtroppo non mancano e per questo si stanno adottando nuove strategie per contrastare un fenomeno che avanza anche in ambienti insospettabili.

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