La Nuova Sardegna

ILLORAI. «Blue tongue, peste suina, quote irrigazione: questi i problemi che il nuovo assessore regionale all’Agricoltura deve affrontare urgentemente». È l’appello del vicesindaco e assessore all’Agricoltura del Comune di Illorai Titino Cau, che in una accorata nota si rivolge alla responsabile del comparto Elisabetta Falchi alla quale chiede azioni forti per scongiurare i principali mali che affliggono il settore agro-zootecnico. La questione della blue tongue è un problema da affrontare subito, prima che arrivi l’estate - esordisce Cau -, considerando un fattore fondamentale: i pastori non vogliono soldi, vogliono che il loro bestiame produca, altrimenti si arriverà al collasso. Non basta pagare la pecora morta - aggiunge - perché il vero problema, e peso, sono le pecore vive: quelle che non hanno partorito e quelle che pur avendo partorito non producono latte». È il mancato reddito, quindi, il punto centrale da cui ripartire, insieme con tutte le altre ricadute della diminuita produzione: i caseifici fermi, i trasportatori senza nulla da trasportare. Altro annoso problema è quello della peste suina, sulla quale si interviene solamente con l’abbattimento dei capi. «I veterinari hanno il dovere deontologico di curare, non di abbattere. Non si possono uccidere in una porcilaia i maiali sani con quelli infetti - dice Cau - né si può bloccare la movimentazione dei capi nel raggio di dieci chilometri: questa legge serve solo a favorire l’importazione da altri Paesi e il risultato è che si uccide la piccola e media impresa agricola. Per finire una raccomandazione all’assessore: metta subito mano alle quote fisse per i terreni irrigui, che vanno riviste con una certa urgenza». (b.m.)