La Nuova Sardegna

Sassari

Eroina e cocaina per il mercato sassarese

di Gianni Bazzoni
Eroina e cocaina per il mercato sassarese

All’alba il blitz dei carabinieri: 38 misure cautelari, arresti a Sassari, Alghero e Porto Torres. La droga arrivava dalla Spagna

19 marzo 2014
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SASSARI. La droga per un mercato che non si ferma più. Soprattutto cocaina, ma anche eroina da distribuire non solo ai consumatori di strada ma anche a clienti in giacca e cravatta che nel nord Sardegna sono cresciuti così tanto da rappresentare una vera e propria emergenza, come ha sottolineato il comandante provinciale Pietro Salsano.

I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale ci hanno lavorato per circa due anni e ieri mattina hanno chiuso l’operazione «Afrikan Exotic» su un traffico internazionale di stupefacenti. All’alba sono stati eseguiti 38 provvedimenti cautelari (di cui cinque obblighi di dimora). Le persone coinvolte sono circa 60. Insieme ai vertici dell’organizzazione e ai corrieri - quasi tutti africani - ci sono anche esponenti locali che si erano «affiliati» alla banda per gestire lo spaccio all’ingrosso a Sassari, Alghero e Porto Torres.

I vertici. A Sassari il gruppo dei promotori era costituito da tre cittadini nigeriani, che facevano base nel negozio di articoli alimentari «African Exotic», al Corso: Izogie Osagie, Ohiku Silver e Maura Ohimu, fermata a Olbia proveniente dall’Austria. Dal negozio (poi chiuso) venivano contattati gli internediari nella Penisola, sempre nigeriani (in Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia): erano loro ad acquistare la droga in Spagna e Olanda.

Gli ovulatori. Per il trasferimento della droga in Sardegna, la banda utilizzava i corrieri-ovulatori (body packers), prevalentemente africani. Anche se in mezzo c’è un anziano spagnolo, Juan Morales Martis che ha battuto il record di cocaina trasportata in soli 4 ovuli per un totale di 200 grammi. Ogni corriere metteva a disposizione il proprio corpo per fare viaggiare carichi di stupefacente con valore tra i 20 e i 30mila euro e percepiva compensi tra i 300 e i 500 euro.

Arresti in flagranza. I primi arresti già nel marzo del 2011: complessivamente i carabinieri hanno intercettato 23 corrieri e sequestrato quattro chili tra eroina e cocaina. Ieri, invece, i militari guidati dal colonnello Antonio Fiorillo e dal maggiore Giuseppe Urpi, hanno eseguito 18 ordinanze di custodia in carcere, 3 mandati d’arresto europei (in Spagna), 9 ordinanze agli arresti domiciliari e notificato 6 obblighi di dimora. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Cagliari Giovanni Massidda su richiesta del sostituto procuratore Guido Pani della Direzione distrettuale antimafia. Oltre ai nigeriani sono coinvolti camerunensi, senegalesi, marocchini, corrieri del Gambia e della Liberia.

I sassaresi. Una volta arrivata a Sassari, la droga veniva assegnata a spacciatori locali che si preoccupavano di distribuirla in città e a Porto Torres.Tra gli arrestati figurano Fabio Carta (“Palla in porta”), 36 anni; Massimiliano Carta, 38; Daniele Silanus, 29, tutti sassaresi, e Andrea Occulto, 33, di Porto Torres.

Il gruppo di Alghero. Sette più uno gli spacciatori individuati nell’area catalana. Si procuravano la droga direttamente dal clan dei nigeriani o, in alternativa, da Cagliari. Poi rifornivano a pioggia il mercato della riviera del Corallo. Ieri mattina sono stati arrestati Massimiliano Bianchi (“Poldino), 46 anni; Antonio Canu (“Antonello Masaniello), 52; Franco Correddu (“Lu Ponch”), 48; Sonia Tola, 39 (convivente di Massimiliano Bianchi), tutti di Alghero; Lucia Peddis, 49, di Marrubiu; Salvatore Correddu (“Tore Pastasciutta”), 48, algherese; Roberto Sechi, 47, anche lui di Alghero, e Ivan Licenziato, 26 anni, nato a Oristano ma residente a Cagliari. Ai domiciliari sono finiti gli algheresi Luciano Griffini, 42 anni; Andrea Monti, 25, e Giancarlo Rizzo, di 30. Cinque obblighi di dimora per piccoli spacciatori di Sassari e Alghero.

I viaggi. Il centro di smistamento era Sassari. La droga partiva dalla Spagna (aeroporti di Barcellona, Girona, Madrid e dal porto di Barcellona) e dall’Olanda (tramite l’aeroporto di Charleroi in Belgio) e i viaggi prevedevano scali diversi in Italia (aeroporti di Bergamo, Verona, Bologna e Roma) per poi giungere a destinazione ad Alghero (con voli low-cost) o a Porto Torres dai porti di Barcellona o Genova.

Autobus e taxi. In più di una occasione i carabinieri hanno fatto in modo che i corrieri si muovessero anche su strada. Due nigeriani erano stati bloccati a bordo di un taxi. Più curioso l’altro sequestro di droga: il corriere aveva trovato posto su un’autobus e i carabinieri avevano fatto scattare una fermata fasulla proprio davanti alla caserma.

Il blitz. Ieri sono stati impiegati 150 carabinieri, lo Squadrone Cacciatori di Sardegna, un elicottero e unità cinofile. Per il comandante provinciale Pietro Salsano «è stato tagliato uno dei canali di approvvigionamento di droga più attivi nel nord Sardegna».

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