La Nuova Sardegna

Sassari

Danni alla casa per lavori in strada, il Comune risponde dopo sei anni

Danni alla casa per lavori in strada, il Comune risponde dopo sei anni

Sassari, una donna racconta la sua odissea burocratica

14 marzo 2014
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SASSARI. Ci sono voluti sei anni per avere una risposta (e neppure definitiva) da parte del Comune a una richiesta di risarcimento danni. Vittima di questa storia di ordinaria burocrazia Marisa Piras, proprietaria di una casa in via Ghera, nel cuore del centro storico.

Nel 2008 il Comune inizia i lavori relativi ai sottoservizi e l’impresa appaltratrice (la Co.Ge.Ma. ora in liquidazione) per costruire un tombino abbatte un plinto in cemento armato, sostegno portante dell’abitazione di Marisa Piras.

Il danno viene constatato immediatamente dalla stessa impresa che quasi contemporaneamente avvisa il direttore dei lavori che (il 12 dicembre del 2008) con i tecnici comunali effettua un sovralluogo. Viene redatta una relazione dalla quale emerge che la breccia aperta alla base della parete della casa “ha creato infiltrazioni d'acqua che hanno determinato profonde erosioni e irreparabili conseguenze alle fondamenta dell'intero edificio. Gli effetti del cedimento del terreno – scrive Maria Piras – si sono propagati sull'intera superficie muraria e sul pavimento del piano terra, provocando fessurazioni sulle pareti e cedimenti sul pavimento stesso”.

Da quel momento in poi inizia una fitta corrispondenza fra la proprietaria dell’abitazione danneggiata e l’amministrazione comunale che però non risponde.

Nel frattempo Marisa Piras e i suoi due fratelli (comproprietari dell’abitazione di via Ghera) su richiesta del tribunale al quale si sono rivolti, sono costretti a incaricare un ingegnere per un accertamento tecnico preventivo (parcella da 3.500 euro) che stabilisce che i danni ammontano a quasi trentamila euro.

Il pressing sull’amministrazione comunale dura fino allo scorso mese di dicembre, ma l’unico risultato è quello di girare da un ufficio all’altro, senza alcun costrutto. Fino a venerdì scorso. “Sì – spiega Marisa Piras –, venerdì scorso mi è arrivata una telefonata dal Comune che mi avvertiva che la pratica era stata girata all’assIcurazione e che a breve avrei avuto ulteriori notizie. Finalmente una buona notizia, anche se sono trascorsi sei anni”.

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