La Nuova Sardegna

Sassari

Giudici di pace, la riforma dà un taglio a cinque uffici

Giudici di pace, la riforma dà un taglio a cinque uffici

In provincia spariscono le sedi di Sorso, Pozzomaggiore, Nulvi, Bonorva e Thiesi Il ministro Orlando conferma il servizio ad Alghero, Porto Torres, Ozieri e Pattada

13 marzo 2014
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SASSARI. Passano da undici a sei gli uffici del giudice di pace nel territorio provinciale secondo il piano di riforma contenuto nel decreto presentato dal ministro della Giustizia Andrea Orlando. Nel circondario di Sassari del distretto di corte d’appello vengono confermati , oltre all’ufficio del capoluogo sassarese, Alghero, Porto Torres, Ozieri, Pattada e nel circondario di Nuoro, quello di Bono. Addio invece al presidio giudiziario per Sorso, Pozzomaggiore, Nulvi, Bonorva e Thiesi.

«Si tratta di un'ulteriore razionalizzazione collegata all’attuazione della nuova geografia giudiziaria», ha sottolineato il guardasigilli che ha dovuto tenere conto delle richieste pressanti provenienti da tutta Italia perché non ci fossero soppressioni della struttura giudiziaria, primo avamposto di giustizia in molti piccoli centri. Così sopravviveranno 285 sedi su 297.

Il ministro Orlando ha affermato che «dopo una articolata istruttoria, si è introdotta così un’innovativa modalità di funzionamento degli uffici del giudice di pace con un coinvolgimento diretto nella gestione del servizio giustizia da parte dei comuni interessati, che si faranno carico del reperimento del personale di cancelleria e dei necessari investimenti economici».

Al momento dell’entrata in vigore del decreto, infatti, diventerà definitiva la soppressione degli uffici del giudice di pace che non rientrano nell'elenco delle richieste accolte. Queste chiusure, secondo l’ottica del ministero consentiranno in tempi brevi di recuperare personale da impiegare negli uffici giudiziari che risultino maggiormente in sofferenza dopo l'entrata in vigore della riforma.

In provincia i Comuni titolari di sedi si erano mobilitati per scongiurare che il giudice di pace scomparisse. Erano nati anche “consorzi” di Comuni pronti a sostenere almeno in parte le spese di mantenimento dell’ufficio. Ozieri, ad esempio, con Pozzomaggiore, Thiesi e Bonorva aveva proposto di avere la sede principale con costi sostenuti anche dagli altri Comuni i quali chiedevano di poter conservare udienze bisettimanali.

A Pattada, poi, l’amministrazione comunale si è già fatta carico di tutte le spese per tenere in vita il servizio. E Alghero, che già ha perso la sezione distaccata del tribunale non senza proteste e battaglie, almeno non perde il giudice di pace. Di fatto la collaborazione tra Comuni e Stato è stata la linea accolta dal ministero.

Hanno invece rinunciato al presidio Sorso e Nulvi, che hanno ritenuto evidentemente non necessario accollarsi i costi di gestione.

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