La Nuova Sardegna

Sassari

Proteste a Chilivani: da dieci giorni l’acqua è puzzolente

di Barbara Mastino
Proteste a Chilivani: da dieci giorni l’acqua è puzzolente

Disagi per quaranta utenze di residenti e aziende dell’agro Chiesto un intervento immediato al Consorzio di bonifica

26 gennaio 2014
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OZIERI. Disagi per i residenti e le aziende agricole dell’agro di Chilivani dove da più di dieci giorni dai rubinetti sgorga acqua putrida. Il problema riguarda circa quaranta utenze che usufruiscono dell’acqua delle condotte del Consorzio di nonifica del Nord Sardegna, che come si sa eroga per l’irrigazione e gli usi agricoli: acqua non potabile, certo, ma che comunque è immessa anche nella rete per essere utilizzata per il riscaldamento e altri impianti nonché per la pulizia dei locali e dei macchinari. Senza contare che nell’agro ci sono anche residenze civili, che pur non avendo mai utilizzato quell’acqua a scopi alimentari (acquistando quella imbottigliata) la utilizzano per le pulizie o per alimentare lavatrici e caldaie, che stanno subendo danni irrimediabili. «Non potabile non deve voler dire putrida», dicono gli utenti, che nei giorni scorsi hanno segnalato il disagio al Consorzio di Bonifica tramite una lettera corredata di firme.

Il problema non è nuovo, ma si è aggravato nei giorni scorsi - probabilmente a causa dell’inizio dei lavori di manutenzione all’impianto di adduzione e distribuzione - provocando la protesta degli utenti, che ora chiedono all’ente consortile un intervento immediato. «Da oltre una decina di giorni - scrivono gli utenti - dai rubinetti esce acqua mista a fango e particolarmente maleodorante e la situazione sta peggiorando di giorno in giorno, con gravi rischi sotto l’aspetto igienico e sanitario. Non abbiamo mai chiesto all’ente l’erogazione di acqua potabile né di conoscere le caratteristiche chimico-fisiche o le sostanze in essa disciolte: abbiamo chiesto solo l’erogazione di acqua pulita, anche perché per il normale consumo della risorsa idrica l’ente, giustamente, richiede e pretende il pagamento del corrispondente importo. Non si può tornare indietro di 60 anni - dicono ancora gli utenti - quando veramente mancava tutto: una situazione di massima emergenza idrica è tollerata se si verifica una sola volta ma in questo caso si tratta di un problema che dura da anni. Auspichiamo che il Consorzio di Bonifica non si trinceri dietro l’ormai nota e infelice affermazione “abbiamo fatto l’impossibile e assicurato il nostro impegno per risolvere il problema”, risposta che otteniamo da anni ogni volta che ci rivolgiamo all’ente per segnalare problemi e disagi. Chiediamo quindi un immediato intervento - concludono gli utenti - affinché il problema venga prontamente risolto, anche perché l’acqua sporca e putrida noi tutti la stiamo pagando salata».

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