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Sassari

Al via la stagione dei saldi: affari e delusioni, tutti a caccia di sconti

di Andrea Massidda
Al via la stagione dei saldi: affari e delusioni, tutti a caccia di sconti

Anche a Sassari è partita la grande svendita invernale. Risparmi sino al 70 per cento, ma molte promozioni erano già iniziate. Per la Confesercenti il Natale appena passato è stato il peggiore degli ultimi 30 anni

05 gennaio 2014
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SASSARI. Felicità, con questi chiari di luna, è anche ritrovarsi in mano un bustone stracolmo di vestiti nuovi, pronti da indossare alla prima occasione utile: cioè subito. Antonio Sanna, 27 anni, esce da un negozio d’abbigliamento del centro storico facendosi largo tra la folla di clienti e ostentando quell’entusiasmo inconfondibile di chi sa di aver appena concluso un grande affare. A lui, che fa il muratore, di spendersi i risparmi durante le feste, proprio mentre è aperta la caccia al regalo e i prezzi sono al massimo, non gli è passato neanche per l’anticamera del cervello. Così, senza fare troppo lo schizzinoso, ha atteso che in città iniziassero gli sconti ufficiali e ieri è tornato a casa facendo i salti di gioia. «E vorrei vedere - ammette con l’espressione di un bambino che scarta i pacchi sotto l’albero -, ecco che cosa mi sono comprato con 49 euro: un bel giubbotto, un paio di jeans e tre, dico tre, magliette». Il viso di questo giovane, capace di resistere per qualche giorno pur di non farsio incantare dalle sirene del consumismo, è forse l’aspetto più tenero e caratteristico della cosiddetta stagione dei saldi, che anche a Sassari (così come in tutta la Sardegna) ha preso il via appunto il 4 gennaio e si concluderà dopo sessanta giorni, quindi a marzo. Per molte persone, si tratta del periodo dell’unico periodo dell’anno in cui si può pensare ragionevolmente di rinnovare il guardaroba. E per molti commercianti (anche se da parte della categoria il sistema andrebbe riformato) è il momento di recuperare i guadagni che non ci sono stati a ridosso di Natale. «Lasciato alle spalle il peggior dicembre degli ultimi venti-trent’anni, con uno spaventoso calo complessivo delle vendite un po' in tutti i settori merceologici, iniziamo il 2014 carichi di speranze e, allo stesso tempo, di incertezze», spiega Marco Sulis, presidente regionale di Confesercenti Sardegna, mentre annuncia che la sua associazione si appresta a effettuare un sondaggio tra gli operatori isolani, chiedendo loro che cosa pensano dell’attuale sistema di vendita nel periodo dei saldi, ma anche eventuali proposte per migliorarlo.

Sempre secondo le stime della Fismo-Confesercenti, la spesa media nazionale durante i saldi si attesterà sui 155 euro a persona. E a girare per la città questa stima sembra sostanzialmente trovare conferma. Maria Lupino, di Castelsardo, accompagnata dal marito e da due figli ancora in età scolare, grazie a un budget di 500 euro ha fatto incetta di tute da ginnastica e scarpe da distribuire a tutta la famiglia. E anche lei è soddisfatta, non foss’altro perché qualche settimana fa aveva preso nota dei prezzi della merce che intendeva acquistare e ha davanti alla cassa ha constatato che lo sconto del 50 per cento in effetti c’era tutto. Le fanno eco Mari a Assunta Dualchi e tonina Demuru, arrivate da Dualchi, in provincia di Nuoro, per far visita ai magazzini Zara. «IOn famiglia è da anni che i regali ce lifacciamo quando inziano i saldi - raccontano in coro - prima sinceramente non è possibile». Ma la grande distribuzione non soddisfa esattamente tutti. Ad esempio, Paola Solinas, algherese, storce il naso. «Sugli scaffali vedo soltanto capi vecchi - commenta -, si dovrebbero vergognare».

Poi ci sono i negozi che, di fatto, i saldi li hanno inaugurati in anticipo. «Qui iniziamo le promozioni sin da dopo Natale - svela la dipendente di una nota rivendita di scarpe dalle parti di piazza Azuni -, e per comunicarlo mandiamo un sms a tutte le persone che fanno regolarmente acquisti da noi . In fondo - conclude - anche questo è un modo per fidelizzare la clientela».

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