La Nuova Sardegna

Sassari

BlueTongue, pochi fondi ma disponibili

di Barbara Mastino
BlueTongue, pochi fondi ma disponibili

Il totale degli indennizzi ammonta a 635mila euro e sono 15 le domande già presentate. L’emergenza però continua

03 gennaio 2014
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OZIERI. Ammonta a poco meno di 635 mila euro il fondo a disposizione del Comune di Ozieri per gli aiuti agli allevatori locali le cui aziende sono state interessate dal morbo della lingua blu. Una cifra che, come lamentano i pastori, sicuramente non è all’altezza dell’emergenza e che difficilmente potrà fare fronte a tutte le necessità. Solo nelle campagne di Ozieri, infatti, i capi morti sono stati più di tremila, una buona fetta del totale del distretto sanitario dove si sono contati più di 500 focolai con più di 9 mila capi morti. Ma le pecore, come segnalano gli allevatori, continuano ad ammalarsi, e in queste ultime settimane il lavoro dei veterinari dell’Asl per verificare l’entità dei danni è frenetico. La certificazione Asl, come è ovvio, è infatti indispensabile per ottenere gli aiuti, e infatti alla data di oggi le domande presentate dagli allevatori ozieresi (da inoltrare all’ufficio Commercio, Polizia Amministrativa, Igiene e Sanità tramite una modulistica disponibile anche sul sito www.comune.ozieri.ss.it) non sono più di una quindicina. L’unica buona notizia è che i fondi, come detto, sono già a disposizione e sono già stati versati nelle casse del settore Finanziario, mentre si temeva che per questioni di bilancio sia regionale sia comunale il finanziamento non sarebbe stato disponibile prima della prossima primavera. Gli indennizzi previsti sono di tre tipi: la compensazione per capi morti; gli indennizzi per compensare la perdita di reddito causata dalla mancata produzione di latte o di agnelli e capretti conseguente alla morte di capi adulti femmine; il sostegno al reddito aziendale conseguente alla minore produzione dei capi dichiarati infetti.

Possono accedere agli aiuti le aziende iscritte all’anagrafe regionale e che non siano oggetto di altre forme di sostegno (come quelli per le aziende in difficoltà che usufruiscono di aiuti di Stato secondo le direttive Ue o altri incompatibili e non ancora ricevuti). Le aziende che hanno avuto focolai del morbo sono già inserite in un apposito elenco Asl, che nella domanda occorrerà citare insieme con la certificazione rilasciata dal Servizio Veterinario che indica la specie, il numero, la categoria e l’età degli animali morti o abbattuti perché irrecuperabili. Per informazioni rivolgersi al servizio Commercio, Polizia Amministrativa, Igiene e Sanità, sito al primo piano della casa comunale, telefono 079 781227 dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì e dalle 16 alle 18 del giovedì pomeriggio.

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