La Nuova Sardegna

Sassari

Era il 1962, quando Mattei fece “un giro” a Porto Torres

Era il 1962, quando Mattei fece “un giro” a Porto Torres

Il racconto di un giorno di quell’ottobre quando il fondatore dell’Eni lanciò il suo sguardo verso l’area costiera dove c’era la Sir industria petrolchimica

02 gennaio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





Questo è un brandello di memoria di un sassarese, uno singolo, ma credo possa entrare nella storia generale di Sassari. Me l'ha raccontato un mio ex-alunno, che vive da decenni in Continente.

- Era il 1962 - racconta -, un ottobre ancora soleggiato e caldo. Avevo finito gli esami di maturità ed ero andato al mare a Porto Torres con mia sorella che si preparava invece per l'esame di laurea. Eravamo all'estremità del molo di levante, lei su un masso frangiflutti con le sue carte, io lì intorno. Era pomeriggio, non c'era nessuno. A un tratto due persone venivano verso di noi. Quello che stava davanti era di corporatura snella, capelli neri pettinati all'indietro, il naso un po' forte, qualcosa più di cinquant'anni. Si fermarono di fronte a me e quello che stava davanti disse in tono discorsivo: “Senta… ma lei non si preoccupa di lasciare sola la sua fidanzata?”

Rimasi interdetto e un po' infastidito: «Prima di tutto non è la mia fidanzata ma mia sorella… e sta lì, io sono qui a pochi passi, che problema c'è?». Lo sconosciuto cambiò subito discorso: «Ma lei che cosa fa?.. di che cosa si interessa?». Glielo dissi, aggiungendo che al Liceo mi avevano interessato tutte le materie ma in particolare quelle classiche. Lui mi guardava mentre parlavo, poi disse: «Chissà che cosa ne penserà tra vent'anni… ».

E poi subito cambiò argomento, com'era Sassari, come si viveva eccetera. Era l'anno che Segni era stato eletto presidente della Repubblica, e me ne vantai. Per risposta osservò che, secondo lui, gli uomini politici sardi erano retrivi. Usò proprio questo termine: retrivi. Poi indicò alle mie spalle. Mi voltai. Dietro le mie spalle c'era il molo di ponente e più in là una vasta zona semideserta, con poche costruzioni: «Vede - disse - lì si sarebbe potuto realizzare un grande complesso industriale, in grado di dare lavoro a tante persone, invece non se ne farà niente per il carattere retrivo dei politici sardi».

Ero imbarazzato. Sembrava che tutto quello che pensavo non incontrasse la sua approvazione. Così dissi: «Ma scusi, lei che fa tutte queste domande, chi è?». «Sono Enrico Mattei», rispose, aspettando una mia reazione. Io quel nome l'avevo letto o sentito, ma non mi ricordavo dove: «Un giornalista?», gli chiesi. Lui fece un largo sorriso. Non disse niente, si girò e andò via. Due settimane dopo, la sua foto era su tutti i giornali con la notizia dell'incidente di Bascapè.

In Primo Piano
L’allarme

Balneari, caos bandi per le 573 concessioni in Sardegna

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative