La Nuova Sardegna

Sassari

Delitto Loi, il riesame decide le sorti della Orrù

L’udienza per la donna accusata di aver ucciso il marito si terrà il 7 agosto Gli avvocati chiedono che venga scarcerata: «L’impianto indiziario è debole»

30 luglio 2013
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SASSARI. Mentre Marina Gavina Orrù si trova ancora in una cella del carcere di Bancali, è stata fissata per il prossimo 7 agosto l’udienza al tribunale del riesame che dovrà decidere sulla richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati Maria Letizia Doppiu Anfossi e Agostinangelo Marras.

I legali, considerano debole l’ impianto indiziario a carico della donna accusata di aver accoltellato e ucciso il marito Mario Loi nella loro casa di Caniga, hanno chiesto che venga ricostruita la dinamica e siano rivalutati tutti gli indizi. Secondo la difesa, infatti, non ci sarebbero i presupposti perché la Orrù resti in carcere, così come aveva invece deciso il giudice Maria Teresa Lupinu accogliendo la richiesta del pm Carlo Scalas. Sarebbero tanti gli elementi ancora da accertare, mancherebbero ad esempio i dettagli della perizia nescroscopica che il medico legale deve depositare entro novanta giorni. Il 7 agosto il tribunale sarà chiamato a pronunciarsi sull’esigenza di custodia cautelare in carcere che potrà decidere di confermare oppure revocare.

Secondo l’accusa – gli inquirenti hanno ascoltato in particolare la figlia e il genero della coppia – il rapporto tra Marina Gavina Orrù e la vittima nell’ultimo periodo sarebbe stato molto conflittuale. I due litigavano spesso, a quanto raccontano i familiari, per via della gelosia della donna e delle frequenti assenze di suo marito da casa. La Orrù, secondo gli investigatori, sospettava e accusava apertamente Loi di tradimento. L’indagata, però, ha smentito queste tensioni, ha raccontato di liti dovute a motivi economici e non sentimentali e soprattutto ha sempre sostenuto che il marito sia morto per un terribile incidente. (na.co.)

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