La Nuova Sardegna

Sassari

Caso Dore-Alzheimer: due periti per la “terapia”

di Elena Laudante
Caso Dore-Alzheimer: due periti per la “terapia”

Il 31 maggio il gip affiderà l’incarico a una coppia di esperti di Brescia per stabilire se la cura applicata dal medico di Ittiri ha fatto migliorare o peggiorare i pazienti

23 aprile 2013
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Stabilire quali fossero le condizioni psicofisiche di alcuni pazienti del neurologo di Ittiri Giuseppe Dore, prima di essere sottoposti alla sua presunta terapia “anti-Alzheimer”, la Psiconeuroanalisi. E se questa abbia migliorato o peggiorato la loro salute. Sono le domande cui dovranno fornire risposta i due periti che il Tribunale nominerà il 31 maggio, nell’ambito dell’inchiesta sul medico arrestato lo scorso agosto (scarcerato dopo un mese) per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e ai maltrattamenti su alcuni pazienti, anziani affetti da demenze. Oltre a Dore l’inchiesta conta 22 indagati a vario titolo, tra i quali altri quattro camici bianchi, un esponente politico, molti parenti dei pazienti, che avrebbero fondato una associazione per divulgare una cura che la magistratura bolla come una truffa.

Il 31 maggio il giudice delle indagini preliminari Carla Altieri affiderà l’incarico a due esperti super partes: Stefano Montanari, responsabile Unità valutazione Alzheimer dell’ospedale di Chiari (Brescia), e Luca Rozzini, responsabile della stessa Unità degli Ospedali civili di Brescia. A loro potranno affiancarsi i consulenti che gli indagati vorranno nominare.

Il pm Gianni Caria aveva chiesto la valutazione di esperti sopra le parti, nell’ambito di un incidente probatorio, per cristallizzare un parere sulla validità o meno della terapia sulla quale Dore basa la propria attività. E sostiene di poter guarire alcune forme di demenze, come l’Alzheimer, nonostante la medicina ufficiale non abbia mai trovato una cura. La parola dei periti, dunque, sarà fondamentale nell’inchiesta partita a gennaio 2012 dalla denuncia dell’ex braccio destro del neurologo, Davide Casu che aveva rivelato come alcuni dei pazienti di Dore, che seguivano la terapia nel suo studio di Ittiri, fossero picchiati da badanti o familiari, proprio su indicazione del neurologo. Casu ha confessato di aver maltrattato alcuni anziani per obbedire alle indicazioni del neurologo. Il camice bianco ha sempre respinto le accuse di maltrattamenti, che a suo dire sarebbero frutto del desiderio di vendetta dell’ex amico.

A Ittiri Dore aveva attirato diversi pazienti, portati lì da tutta Italia da parenti disperati che avevano appreso della fantomatica cura dal blog dell’associazione Aion. I fondatori sono sospettati di aver divulgato la terapia mai convalidata e sconosciuta al ministero della Salute. Tra gli indagati per associazione a delinquere ci sono i medici Massimo Lai, Marinella D’Onofrio, Gianfranco Dettori, Andrea Piredda e il consigliere regionale Pdl Antonello Peru.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative