La Nuova Sardegna

Sassari

I costumi sardi in vetrina a Ittiri

I costumi sardi in vetrina a Ittiri

Oggi la manifestazione “Sestos” anticiperà la grande kermesse Folk Festa

23 marzo 2013
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ITTIRI. Come avviene già da qualche anno l'associazione Ittiri Cannedu mette in campo, anche per il 2013, iniziative culturali che preparano alla classica “Folk Festa”. Tra queste figura “Sestos”, manifestazione di respiro regionale, che analizza il vestiario popolare, indossato in Sardegna fino a qualche decennio addietro, (in alcuni paesi, come Ittiri, molte donne vestono ancora “in costume”) consegnando alle nuove generazioni un patrimonio culturale di immenso valore, per non abbandonare il sentiero della tradizione.

In quest'ottica, oggi, nei locali del Centro delle Arti, di via XXV Luglio, con inizio alle ore 10,30, prenderà il via la quarta edizione dell'interessante manifestazione che avrà per tema, “L'abbigliamento tradizionale della Sardegna, aspetti e problematiche”.

L'appuntamento è organizzato col sostegno del Comune di Ittiri e degli assessorati Cultura e Turismo della Regione Sardegna. Il programma della giornata si presenta particolarmente ricco.

È previsto un primo incontro con i ragazzi dell'età scolare ai quali l'esperto Giammario Demartis illustrerà le tematiche legate all'abbigliamento maschile di Ittiri.

Alle11,30 apertura della mostra fotografica “Obiettivo Folk Festa”, riguardante gli scatti relativi alla Folk Festa 2012.

Alle ore 16 si terrà un convegno, con la conduzione di Maria Caterina Manca, che prevede gli interventi di: Tino Basile sui gioielli di Bitti; Lucio Carboni sul “Costume Ricco” di Quartu Sant'Elena; Giammario Demartis sul “Furesi” di Ittiri; Giovanna Chesseddu sugli antichi abiti di Thiesi; Rinaldo Bagella sugli abiti “etnici”.

A conclusione del convegno verrà assegnato il premio “Manos de Oro” ad una persona che si è particolarmente distinta nell'arte del confezionamento degli abiti tradizionali per premiare un’abilità frutto di un passato in cui la manualità si sposava con l’arte producendo un vestiario di grande bellezza.

Vincenzo Masia

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