La Nuova Sardegna

Sassari

Alzheimer, sequestrati i pc del fisiatra

Alzheimer, sequestrati i pc del fisiatra

Al vaglio della Procura computer e libri di Mario Piredda, medico del Marino indagato con Dore

31 gennaio 2013
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SASSARI. Nuovo capitolo dell’inchiesta sulla presunta cura anti-Alzheimer coniata dal neurologo di Ittiri, Giuseppe Dore. Gli sviluppi investigativi riguardano il quinto medico coinvolto nell’inchiesta, Mario Piredda, fisiatra dell’ospedale Marino di Alghero, il cui nome è stato iscritto solo di recente sul registro degli indagati dal pm Gianni Caria. Per lui l’ipotesi è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, forse per aver «divulgato il protocollo terapeutico». Pochi giorni fa i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale sono andati a sequestrare materiale nel suo studio all’ospedale Marino di Alghero, dal quale hanno portato via due notebook, due computer da tavolo e due libri, uno dei quali sull’ebraismo. Per gli investigatori potrebbe essere un elemento di connessione con la teoria di Dore, la Psiconeuroanalisi, che si basa proprio su un mix di linguistica, fisica, matematica, ma anche Kabbalah ed ebraismo, appunto. Il sospetto degli inquirenti è che Piredda abbia in qualche modo aderito alla Psiconeuroanalisi, anche se il camice bianco avrebbe smentito qualsiasi pratica di una terapia che non è stata riconosciuta dai protocolli sanitari.

Domani il suo difensore, Elias Vacca, parteciperà all’incarico del pm ad un consulente tecnico, Roberto Pittalis, che dovrà estrarre il contenuto dei pc sequestrati, e poi congelare i file in presenza di un eventuale consulente della difesa, in modo che siano garantiti i diritti dell’indagato. E poi quel materiale finirà nel fascicolo del pm, che ancora sta indagando. Gli accertamenti sui pazienti di Dore infatti continuano. Solo pochi giorni fa i carabinieri hanno depositato cartelle cliniche e certificati dei malati che erano andati a Ittiri per provare la presunta “miracolosa terapia”. Nella storia clinica di quei pazienti, nei documenti che illustrano lo stato di salute pre e post terapia, gli investigatori pensano di trovare la prova di come Dore non abbia guarito alcuna demenza.

Il nome di Piredda era stato fatto anche dai genitori di un ragazzo morto suicida, ad Alghero, Luca Scognamillo, che si è tolto la vita lo scorso 15 giugno. Era stato visitato proprio da Piredda, molti mesi prima, perché il ventiduenne aveva dolori a una spalla, quindi si era rivolto a un fisiatra. Ma secondo la denuncia dei genitori, che ora gli inquirenti stanno ancora verificando, Piredda lo avrebbe fatto avvicinare alla Psiconeuroanalisi, circostanza che il medico sarebbe pronto a smentire. Per ora, a lui non è contestata alcuna ipotesi legata all’inchiesta sul suicidio di Luca Scognamillo.

E dopo quelli della Procura, potrebbero arrivare gli accertamenti dell’Ordine dei medici, che ha sentito Dore e convocato l’altro camice indagato, Marinella D’Onofrio. (e.l.)

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