La Nuova Sardegna

Sassari

Le reazioni

«Le Poste restino a Palmadula»

Interpellanza del sardista Era. Cittadinanzattiva: protesta giusta

05 gennaio 2013
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SASSARI. Arriverà anche sui banchi del consiglio comunale il caso della chiusura dell’ufficio postale di Palmadula che ha provocato una rivolta nella borgata. I consigliere sardista Francesco Era ha presentato un’interpellanza in cui chiede al sindaco Ganau «di verificare presso le Poste Italiane per quali motivi si intende trasferire l'Ufficio postale di Palmadula che risulta essere efficiente e produttivo e per quali motivi se necessita un altro ufficio a Campanedda ed in altre borgate, Poste Italiane non ne realizzi altri ed ulteriori ex novo .

Per Era il trasferimento è avvenuto «senza che sia emersa una motivazione plausibile e giusta» e nonostante costituisca «un indispensabile presidio e servizio per tutti gli abitanti del circondario» e una garanzia per una zona costiera che si sta avvicinando al turismo in una linea di sviluppo prevista anche dall’amministrazione comunale.

E anche Cittadinanzattiva esprime viva preoccupazione per la soppressione del servizio postale a Palmadula affernando di sostenere la mobilitazione anche nel caso di future azioni giudiziarie. In un comunicato l’associazione afferma che «sia la chiusura definitiva dell’ufficio postale che l’apertura in un altro luogo causerebbe agli abitanti di Palmadula e delle zone vicine estremi disagi tenendo presente che la popolazione è formata anche da molte persone anziane» e che gli spostamenti per raggiungere algri uffici postali sarebbero gravosi e dispendiosi per gli abitanti, soprattutto per quelli che hanno un reddito basso.

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