La Nuova Sardegna

Sassari

Peste suina, veterinari nel mirino: bruciata auto dell’Asl

di Barbara Mastino
Peste suina, veterinari nel mirino: bruciata auto dell’Asl

Strano attentato incendiario in pieno centro a Pattada la notte del 25. Imminenti la revoca dei vincoli e i rimborsi per gli allevatori

28 dicembre 2012
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PATTADA. Un’auto del servizio veterinario dell’Asl 1 è stata data alle fiamme nella notte tra Natale e Santo Stefano. Il grave gesto intimidatorio è stato compiuto in una zona centrale del paese e le fiamme hanno minacciato di propagarsi alle auto parcheggiate nelle vicinanze e anche ad alcune abitazioni. L’immediato intervento dei carabinieri con alcuni estintori e dei vigili del fuoco di Ozieri ha scongiurato danni più gravi. L’auto incendiata è una di quelle utilizzate per il lavoro dei veterinari nelle campagne e in questa direzione dev’essere ricercato il movente che dovrebbe essere strettamente collegato all’insofferenza contro la campagna di eradicazione della peste suina africana portata avanti dal Servizio veterinario dell’Asl negli allevamenti pattadesi. Una campagna massiccia che - come purtroppo avviene spesso in questi casi - ha provocato non pochi malumori tra gli allevatori: molti hanno infatti dovuto fare i conti con il blocco della commercializzazione delle carni (con le pesanti ricadute economiche facilmente immaginabili sulle vendite natalizie) ma anche con l’abbattimento di numerosi capi, che saranno comunque rimborsati.

L’attentato è arrivato in un momento particolare visto che la commercializzazione sta per essere sbloccata, come è stato confermato dal servizio veterinario dell’Asl, ma evidentemente qualcuno non ci ha creduto e ha voluto forzare la situazione con un gesto eclatante. Che rischia però di trasformarsi in un boomerang.

La reazione del direttore sanitario dell’Asl 1, Cesarino Onnis e del direttore del Dipartimento di prevenzione e servizi veterinari, Franco Sgarangella, è stata molto decisa: nello stigmatizzare e condannare l’attentato, definito «inspiegabile e ingiustificato», i due hanno rimarcato la professionalità e l’impegno quotidiano dei veterinari. «Si sta operando nell’interesse degli allevatori – hanno sottolineato dall’Asl –, la tempestività e l’efficacia degli interventi del Servizio veterinario hanno infatti consentito in pochi mesi l’estinzione di tutti i focolai di peste suina che erano stati evidenziati e la revoca di gran parte dei vincoli sanitari che interessavano oltre 1000 aziende suine. Un risultato ottenuto – hanno confermato Onnis e Sgarangella – con l’utilizzo di tutte le misure previste dal Piano straordinario di lotta al virus della peste suina africana predisposto dall’assessorato regionale alla Sanità in tutta la Sardegna».

Cesarino Onnis e Franco Sgarangella incontreranno oggi a Pattada i veterinari e il sindaco Mario Deiosso per affrontare la delicata situazione. Il sindaco è sconcertato: dopo l’individuazione dell’ultimo focolaio, l’amministrazione comunale aveva infatti attivato una stringente collaborazione con il Servizio veterinario dell’Asl per la predisposizione di iniziative contro il diffondersi della peste suina. L’ultima era stata una riunione con i cacciatori all’apertura della stagione di caccia al cinghiale.

A Pattada sono stati individuati 3 focolai di peste suina e 13 allevamenti con sieropositività: sono stati abbattuti 54 suini adulti e 18 suinetti. Nei giorni scorsi il Servizio di sanità animale aveva predisposto l’abbattimento di tutti i maiali in otto allevamenti dove erano stati individuati numerosi capi sieropositivi. I controlli sanitari svolti dai veterinari nel comune di Pattada hanno interessato complessivamente 170 allevamenti suini nelle zone sottoposte a vincolo, con 758 prelievi sierologici: tranne 13 allevamenti con sieropositivi, gli sono risultati tutti negativi e quindi senza peste. «Quest’azione condotta in così breve tempo grazie alla professionalità dei veterinari e alla collaborazione degli allevatori e dell’amministrazione comunale – hanno spiegato dall’Asl 1 – consentirà, già dai prossimi giorni, la revoca delle zone di vincolo sanitario e quindi la ripresa della commercializzazione dei suini, bloccata da marzo 2012. Nei prossimi mesi, arriveranno in Sardegna i commissari europei con gli esperti del Food veterinary office per ispezionare l’attività delle Asl e decidere sul futuro commerciale delle carni suine sarde».

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