La Nuova Sardegna

Sassari

Ricorso per la maxi-bolletta, Enel condannata

di Elena Laudante

Il giudice: nessun distacco di energia all’utente che ha ricevuto un conto da 8mila euro

17 ottobre 2012
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SASSARI. Nessun distacco di energia, nè limitazione della potenza fornita. È quanto stabilito dal giudice Cinzia Caleffi nel contenzioso tra un utente che si è visto recapitare due bollette Enel Energia per un totale di quasi 8mila euro, da pagare in pochi giorni pena il distacco, che ha fatto ricorso al tribunale. Ed ha vinto, almeno nella fase cautelare.

Ieri il magistrato ha confermato il decreto emesso due settimane fa, col quale sospendeva l’efficacia dell’avvertimento di Enel Energia, quello che annunciava all’utente il blackout se non avesse saldato le due fatture da 8mila euro. E questo perché - ha motivato il giudice - quell’interruzione avrebbe arrecato un danno alla famiglia del ricorrente, tutelato dai legali Franca Lendaro e Anna Ganadu. Decisione che era stata assunta dal giudice inaudita altera parte, cioè senza ascoltare la versione della controparte. Ma ieri Enel Energia avrebbe potuto presentarsi col suo difensore per contestarla. Non l’ha fatto. Ecco perché la fase cautelare del braccio di ferro si è conclusa così: decreto confermato a favore dell’utente, con tanto di condanna del gestore energetico al pagamento delle spese legali, circa 2.200 euro. A questo punto, l’utente “sconvolto” per aver ricevuto due bollette da 6.300 e 1.600 euro nell’arco di tre giorni, ad agosto, a rettifica di conti già pagati, deve avviare il giudizio di merito, col quale intende chiedere il risarcimento del danno.

A suo avviso, la maxi-bolletta ha origine nel passaggio dalla tariffa ordinaria di Enel a quella bioraria di Enel Energia, che consente di scegliere le fasce orario a consumo più conveniente, nel luglio 2009. Tutte le fatture arrivate da quel momento sembravano regolari, e il risparmio consistenza. Ma lo scorso agosto gli sono arrivati a casa due ordini di pagamento perentori: l'Enel gli intimava di versare la cifra - in totale poco meno di 8mila euro - pena l'interruzione dell'erogazione di energia. Di lì il ricorso al tribunale che ha sospeso l’annunciato distacco. Nel corso della nuova causa l’utente cercherà di dimostrare che quei conti così salati sono sostanzialmente collegati al fatto che il suo vecchio contatore non è mai stato sostituito con uno nuovo, elettronico, forse indispensabile - sostiene il suo consulente - per la lettura regolare della tariffa bioraria. Sarà un consulente tecnico a stabilire la conguità o meno della maxi-fattura Enel Energia.

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