La Nuova Sardegna

Sassari

Krene, si tratta per evitare la cassa integrazione

Krene, si tratta per evitare la cassa integrazione

I dipendenti ieri riuniti in assemblea. L’azienda in crisi del gruppo Bassilichi ha proposto il trasferimento temporaneo degli esuberi nella sede romana

11 ottobre 2012
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SASSARI. Esuberi alla Krene, entro la settimana si conoscerà la risposta dei dipendenti sulle soluzioni prospettate dalla Bassilichi spa per affrontare il momento di crisi. Ieri si è svolta l’annunciata assemblea dei lavoratori con i rappresentanti sindacali aziendali durante la quale sono state analizzate le proposte fatte nel tavolo aperto in Confindustria. E cioè o il ricorso alla cassa integrazione ordinaria oppure uno spostamento temporaneo di una parte dei lavoratori, 25 su 93, nella sede romana del gruppo fiorentino Bassilichi, detentore dell’85 per cento di Krene dopo l’acquisizione della società di informatica sassarese avvenuta nel 2008. Anche allora l’azienda era in crisi, e gli imprenditori toscani erano riusciti nel miracolo di risanarla e fare nuove assunzioni. Lo dicono i dati: il fatturato Krene quattro anni fa era di 2 milioni di euro; nel 2012 la previsione è di circa 6 milioni di euro. Ma ecco che il meccanismo si è inceppato perchè la quota di fatturato raccolta sul mercato sardo, che rappresentava il 90 per cento al momento dell’acquisizione, si è ora ridotta al 10 per cento. Leonardo Bassilichi, ad della spa a capo del gruppo fiorentino, che l’altro ieri ha informato la stampa della situazione venutasi a creare, ha individuato le cause della crisi appunto nella mancanza di commesse locali: mentre continua ad avere successo l’offerta nella farmacovigilanzavsui mercati esteri (in primis Germania) con soluzioni software sviluppate anni fa da Bassilichi e trasferite poi a Krene essendo diventata l’azeinda sassarese il centro di competenza nel software.

«Abbiamo preso per buona la disponibilità dell’azienda a trovare soluzioni», dice Alessandro Giordo, segretario della Fsm Cisl (la Federatzione sarda metalmeccanicos) che con Gavino Doppiu, della Fiom e Angelo Lobrano della Uilm ha preso parte martedì scorso nella sede della Confindustria all’incontro con i vertici della Krene, l’ad marco Di Cosimo e il presidente Leonardo Marras. – Ora i lavoratoei si sono riservati di presentare le loro decisioni all’azienda in questi giorni. Noi siamo rimasti sorpresi delle difficoltà che ci ha manifestato Krene perché l’azienda finora aveva avuto performance buone».

«E’ comunque positivo che il gruppo Bassilichi abbia dato opportunità ai lavoratori di mantenere l’impiego proponendo loro una collocazione in un’altra sede – prosegue il sindacalista della Fsm Cisl –. Ci auguriamo che si tratti di un momento di difficoltà temporaneo. L’azienda ci ha detto che è incorso una verifica per stabilire se ci sono presupposti per continuare a restare sul mercato locale. La speranza è che la crisi se momentanea, si possa risolvere»

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