La Nuova Sardegna

Sassari

Krene, annunciati 25 esuberi

di Paoletta Farina
Krene, annunciati 25 esuberi

La società di informatica senza commesse: si tratta in Confindustria, oggi assemblea dei dipendenti

10 ottobre 2012
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SASSARI. C’è il rischio concreto che si spengano le luci anche sulla risorta Krene. L’annuncio, da choc , è arrivato dall’amministratore delegato del gruppo fiorentino Bassilichi che nel 2008 aveva rilevato l’azienda informatica sassarese in crisi e l’aveva fatta risorgere. Marco Bassilichi ha parlato senza mezzi termini di esuberi: 25 su 93 dipendenti. E lo ha fatto con amarezza: «Abbiamo creduto nel progetto e nell’investimento sul territorio, sulle potenzialità che poteva offrire Krene, ma abbiamo avuto ragione fino a quest’anno. Ora le commesse si sono bloccate». Il contratto che l’azeinda aveva con l’Asl n. 1 per la farmacovigilanza, un servizio venduto anche in Germania e Austria, non è stato rinnovato. Ma anche il rapporto con il Banco di Sardegna, che detiene una quota di Krene, non ha piu dato sbocchi sufficienti dopo la creazione di Bper service da parte del gruppo di Modena.

«Di fatto Krene lavora attualmente solo per Bassilichi», afferma l’amministratore delegato. E pacatamente aggiunge: «Ci rattrista che sia la Sardegna a non rispondere all’offerta del nostro prodotto. E ora ci ritroviamo a gestire una situazione dolorosa. Anche se non abbiamo perso la speranza». Ieri pomeriggio i sindacati hanno incontrato in Confindustria il presidente Leonardo Marras e l’amministratore delegato di Krene Marco Di Cosimo . Sul piatto la ricerca di soluzioni prima di arrivare a una chiusura dell’azienda che la stessa Bassilichi, proprietaria al 53 per cento, vuole scongiurare per quanto possibile.

Oggi ci sarà un’assemblea dei dipendenti che dovrà valutare le possibili opzioni. Il gruppo fiorentino è infatti pronto a non ricorrere alla cassa integrazione e ad offrire un’alternativa al personale in eccedenza collocandolo nella sede romana.

«Capisco che non sia semplice spostarsi ma è un’opportunità che si può cogliere, anche perché mi auguro che la crisi in cui si è ritrovata Krene sia momentanea e non strutturale», riflette l’ad Bassilichi.

Crisi che è nei numeri. Le cifre parlano chiaro. L’arrivo del gruppo toscano ha triplicato il fatturato della Krene passato dai due milioni del 2008 ai 6 milioni 400mila euro. Ma quattro anni fa il fatturato prodotto in Sardegna era di un milione 800mila euro, nel 2011 si è ridotto a 800mila e ad oggi si è fermato a 600mila euro. In pratica il mercato sardo rappresena solo il 10 per cento.

Dati che hanno impensierito Marco Bassilichi «perché non posso credere che non ci vengano date commesse perché non siamo imprenditori locali. Allora saremmo pronti anche a fare un passo indietro. Ma bisogna fare anche un altro ragionamento: nell’isola interessa coltivare un’eccellenza, puntare sull’innovazione?».

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