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Sassari

Alcoa: "Nessuna nuova manifestazione d’interesse Avanti con lo spegnimento"

Alcoa: "Nessuna nuova manifestazione d’interesse Avanti con lo spegnimento"

"Dal 1° agosto non abbiamo ricevuto nessuna vera e concreta manifestazione d'interesse". Così i dirigenti di Alcoa ribadiscono la decisione di proseguire con lo spegnimento dell'impianto.

07 settembre 2012
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«Dal 1 agosto non abbiamo ricevuto nessuna nuova e concreta manifestazione di interesse da parte di potenziali acquirenti dell’impianto Alcoa di Portovesme». Lo ribadisce la multinazionale statunitense parlando del rincorrersi, in questi giorni, «di una grande quantità di congetture e commenti». L’azienda ricorda che «ha condotto un processo di vendita che si è concluso il 31 agosto senza tuttavia arrivare a firmare una lettera di intenti con un soggetto interessato all’acquisto dello smelter».

- Il processo, spiega Alcoa in una nota, «è stato accurato e corretto, abbiamo dato aggiornamenti sui nostri progressi nel corso di riunioni con tutte le parti interessate in maggio, luglio e agosto, durante le quali tutti sono stati liberi di fare domande. All’inizio diversi potenziali acquirenti hanno preso in considerazione la possibilità di acquisto, ma l’elenco si è poi ridotto a solo due aziende che hanno poi dato indicazioni preliminari scritte di interesse. Ad entrambe abbiamo dato il pieno accesso ai nostri dati, allo smelter e al suo personale così da consentire alle due società di fornire manifestazioni finali scritte di interesse, che sono arrivate entrambe a giugno». Una di queste offerte è stata rifiutata perchè, argomenta l’azienda, le condizioni poste «erano irrealistiche in materia di fornitura di energia e perchè estremamente costose per Alcoa. Siamo andati avanti con l’altra, nella speranza di poter arrivare alla stesura di una lettera di intenti, ma il processo è fallito senza arrivare alla firma prima del 31 agosto». Il 1 settembre è quindi arrivata la comunicazione ai sindacati per l’inizio del processo di chiusura. «Una volta conclusa la chiusura della maggior parte delle unità produttive, provvederemo alla corretta manutenzione dello smelter - assicura Alcoa - così che sia pronto a essere riavviato da un altro operatore, nel caso si facesse avanti. Manterremo lo smelter in questa condizione per un altro anno - ribadisce la multinazionale - e continueremo a impiegare i nostri dipendenti fino alla fine del 2012. Per mantenere viva questa possibilità - conclude Alcoa -, è di vitale importanza portare avanti il processo di chiusura in modo ordinato e tempestivo secondo il piano definito dal management dello stabilimento». «Abbiamo deciso di rifiutare l’offerta» di Klesch «perché le sue condizioni erano irrealistiche in materia di fornitura di energia e perché estremamente costoso per Alcoa». È quanto si legge in una nota della multinazionale americana in cui si sottolinea come non ci sia «nessuna nuova e concreta manifestazione di interesse da parte di potenziali acquirenti dell’impianto Alcoa di Portovesme».

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