La Nuova Sardegna

Sassari

Benzina e diesel, caccia allo sconto del week end

di Pier Luigi Piredda
Benzina e diesel, caccia allo sconto del week end

Dopo l’offerta dell’Eni, le altre compagnie hanno ridotto i listini. File ai distributori appena si attiva il self service

22 giugno 2012
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SASSARI. La Panda è appostata dietro l’angolo. Il conducente fuma una sigaretta e legge il giornale, si guarda intorno e poi getta nervosamente un’occhiata sull’orologio proprio nel momento in cui squilla il cellulare: «Sto arrivando, sto arrivando – risponde seccato –, dammi altri cinque minuti». A mezzogiorno con il sole a picco, il caldo è insopportabile dentro la macchina, ma nelle vicinanze non c’è neppure un albero per ripararsi. Eccolo il tanto atteso benzinaio sul piazzale del rifornitore con il bloc notes in mano: si avvicina alle pompe, legge i numeri, li trascrive e poi finalmente chiude. Sono le 12,15, da quel momento funziona solo il «self service». Il nervoso conducente della Panda arrostita dal sole mette in moto e si precipita a tutta velocità verso la pompa, anticipato però da un altro automobilista emerso all’improvviso dal nulla. In un attimo, tutte le pompe cominciano a erogare benzina a pieno regime. Uomini, donne, anziani, tutti insieme appassionatamente per risparmiare: 10 centesimi al litro in meno, che sembrano davvero pochi, ma che non lo sono quando ogni giorno bisogna fare i conti con una famiglia da portare avanti e quindi anche quei pochi centesimi possono fare la differenza, soprattutto a tavola con un panino o un frutto in più.

Scene quotidiane davanti a tutti i distributori di carburante da quando la crisi sta divorando le famiglie e il costo della benzina aumenta a causa delle accise (le tasse statali sul petrolio) che, un centesimo dopo l’altro, servono per aiutare ora i terremotati dell’Emila, prima quelli dell’Aquila e poi per tutte le emergenze. Nei rifornitori quando viene attivato il self service si sfiorano persino le risse, dopo litigi all’automatico sulla lentezza del pagamento. Che cosa succederà nei fine settimana in quei distributori in cui saranno attivi i superscont dopo le lunghe code registrate nei distributori dell’Eni, prima compagnia petrolifera a tagliare 20 centesimi a litro sfidando le altre? Mah, bisognerà aspettare poche ore, anche se le altre compagnie non hanno perso tempo e risposto immediatamente: la Q8 con lo stesso sconto, la Esso addirittura con 1 centesimo in più: -21. Restano inalterati i costi nelle “pompe bianche”, quelle senza marchio, che continueranno a fornire il servizio al cliente con un’offerta che durante la settimana è molto conveniente ma che nel fine settimana rischia di essere fuori mercato.

«Questa non è concorrenza – hanno tuonato dal Coordinamento nazionale dei gestori di rifornitori –. Spingendo la clientela verso il fai da te, si sta dando il via a un pericolisissimo processo di espulsione selvaggia di migliaia di lavoratori». Una linea condivisa da Salvatore Ziranu, titolare della “pompa bianca” Ies di Caniga: «Non siamo in grado di correre dietro i supersconti e, soprattutto, non vogliamo mandare per strada i padri di famiglia che lavorano con noi. La nostra offerta – ha continuato il gestore – è concorrenziale durante la settimana e soprattutto gli operatori garantiscono il servizio. Non vogliamo licenziare, ma temiamo che l’obiettivo delle grandi compagnie sia quello di tagliare migliaia di posti di lavoro».

Sulla stessa linea Gianluca Ru, titolare con Costanzo Sanna, del distributore Q8 di viale Porto Torres: «Restiamo aperti tutto il giorno dalle 7 alle 19,30, facciamo uno sconto di 4 centesimi ma diamo il servizio. Anche la domenica mattina. Di più non possiamo fare, a meno che non intervenga la compagnia». E l’Eni è intervenuta per far salire il fatturato del rifornitore Eni di piazza Santa Maria, il primo a mettere in pratica il supersconto: «Lo scorso fine settimana abbiamo registrato un incredibile tutto esaurito, il nostro obiettivo è accontentare la clientela». Eccezionale incremento anche per i rifornitori Esso di Silvetti (di fronte al Parco Tanit), di Taula (a Predda Niedda) e di Zidda (in viale Dante). «Lunedì mattina alla riapertura quasi non credevo ai miei occhi – ha spiegato Mario Silvetti –. Ma mi sono subito scontrato con la realtà di questi giorni: da lunedì al venerdì il crollo è sensibile, nonostante l’offerta di meno 9 centesimi durante l’apertura e meno 10 con il self service. Visti i magri incassi di questi giorni – ha concluso il titolare di uno dei primi distruibutori di carburanti della città –, credo che nel fine settimana a rifornitore chiuso ci saranno le file alle pompe di tutti quelli che faranno lo sconto. Noi tagliamo 21 centesimi al litro, che è un bel risparmio se si ha una macchina il cui serbatoio contiene oltre 50 litri». Tore Cocco alla Q8 di Porta Utzeri-Santa Maria aveva affisso timidamente il cartello “meno 20 centesimi” venerdì sera. «Sabato magri affari – ha spiegato il benzinaio –, ma lunedì alla riapertura mi sono reso conto che nel fine settimana c’era stato l’assalto. Almeno riusciremo a salvarci, perchè la situazione è difficile». I volumi aumentano quando il rifornitore è chiuso, perchè sono previsti sconti, piccoli ma consistenti per chi ogni giorno deve fare i salti mortali per mettere insieme il pranzo con la cena.

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