La Nuova Sardegna

Sassari

Tra Asl e Aou è guerra sui ricoveri

di Gabriella Grimaldi

Il direttore dell’ospedale: «Tutte le strutture devono fare la loro parte». Cattani: «Non siamo attrezzati per le emergenze»

06 giugno 2012
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SASSARI. Alla fine il bubbone è scoppiato. E la guerra tra Asl e Aou pure. Al centro ci sono i posti letto disponibili nelle strutture ospedaliere delle due aziende e le disparità sul numero di pazienti accolti nei reparti di una e dell’altra. «Sono stai 469 i ricoverati al Santissima Annunziata nel mese di maggio - dice il direttore Bruno Contu - contro i 44 accolti dalle cliniche universitarie per patologie simili. L’ospedale non può farsi carico da solo di tutte le richieste che provengono dal territorio». La polemica scoppia all’indomani di una denuncia dei sindacati infermieristici che poneva l’accento sulla continua emergenza nei reparti del civile riguardo al numero dei posti letto e all’afflusso continuo di ammalati dal pronto soccorso. Con il risultato che diversi pazienti si sono ritrovati ad essere assistiti in reparti che niente avevano a che fare con la loro patologia: l’esempio più eclatante è stato quello dei malati di tumore ricoverati in ortopedia perché i letti di oncologia (nella nuova ala sud) era tutti occupati.

Carenza di posti letto, dicono i rappresentanti dei lavoratori. Niente affatto, risponde la direzione della Asl: «Il Piano sanitario aveva sì previsto una riduzione complessiva della capacità ricettiva nell’area delle acuzie e post-acuzie, ma la lieve contrazione di 11 posti letto è stata compensata dall’aumento dei 36 posti letto di lungodegenza di Thiesi e Ittiri».

E poi c’è la questione della supposta “ritrosia” delle cliniche ad accogliere casi approdati al pronto soccorso: «Un rapporto di 10 a 1 nei ricoveri nelle rispettive strutture - rincara la dose Contu - non ha motivo di esistere. Tutte le strutture sanitarie pubbliche hanno l’obbligo di ricovero e cura se c’è necessità». Non ci sta il direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria Sandro Cattani: «Le cliniche universitarie non hanno competenza in questo senso - spiega - e infatti non c’è alcun finanziamento della Regione per le emergenze come invece accade per la Asl. Certo non ci tiriamo indietro quando c’è bisogno, ma i nostri reparti non sono strutturati per accogliere i pazienti del pronto soccorso». Anzi, è proprio in partenza una lettera dalla direzione sanitaria Aou a quella Asl per specificare che i ricoveri dal pronto soccorso ai reparti delle cliniche sono da evitare. L’invito, tra l’altro, è quello a concludere al più presto i lavori relativi alla nuova sala operatoria del blocco chirurgico del Santissima Annunziata perchè i ritardi nella consegna stanno provocando disagi.

Insomma, nell’incertezza su “chi deve fare cosa”, i pazienti vengono scaricati un po’ dove c’è posto al momento mentre il direttore dell’ospedale civile ribadisce che «se non dovesse bastare il Santissima annunziata la Asl può contare sulle strutture periferiche di Ozieri, Alghero, Ittiri e Thiesi. Ma fer fare questo - dice ancora - ci deve essere la disponibilità del malato e dei familiari. Non sempre è possibile curarsi sotto casa». Sarà, ma intanto, nonostante l’apertura delle nuova ala ospedaliera che fornisce un servizio alberghiero al passo con le normative vigenti, i pazienti sembrano essere sempre troppi per la capienza delle strutture e la sanità distribuita nel territorio, che dovrebbe attenuare il problema dei ricoveri impropri, senta a decollare.

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