La Nuova Sardegna

SASSARI. Sarà celebrato con rito abbreviato il processo sugli incarichi legali sospetti della Asl 1, sotto la gestione del commissario Paolo Manca.

Ieri il chirurgo, 69 anni di Oschiri, imputato di abuso d’ufficio e tre ipotesi di falso ideologico per alcune cause affidate allo studio legale dove lavorava al figlia, si è presentato davanti al giudice dell’udienza preliminare Maria Teresa Lupinu. Non c’era invece la coimputata, Angela Cavazzuti, 62 anni, ex direttore amministrativo accusato di abuso d’ufficio. I difensori Franco Luigi Satta, Luigi Satta e Sebastiano Chironi hanno chiesto che il processo venga celebrato con rito abbreviato, quindi sullo stato degli atti già prodotti nell’inchiesta del pm Roberta Pischedda e delle memorie difensive per provare, secondo gli avvocati, che non è stata violata alcuna norma. Al processo che inizierà il 25 settembre pParte civile con l’avvocato Giovanni Sechi si è costituita Maria Luisa Brundu, ex dirigente con contratto a tempo determinato all’ufficio legale Asl (entrata con concorso), contratto poi non rinnovato perché - stando alle indagini della Procura - non era gradita ai vertici. Più propensi ad affidare all’esterno incarichi legali per rappresentare l’Azienda in giudizio. E tra questi, alcuni furono assegnati proprio allo studio legale, quello dell’ex presidente dell’Ordine forense Giancarlo Cugiolu, nel quale lavorava la figlia di Paolo Manca, Maria (estranea al processo). La Procura contesta all’ex commissario di non essersi astenuto dall’assumere 13 delibere, per le quali la Cavazzuti aveva espresso parere favorevole. Esito di tali esternalizzazioni sarebbe stato il progressivo esautoramento - è in sostanza l'accusa - dell'ufficio legale guidato all’epoca dalla Brundu. A settembre la decisione del giudice preliminare. (e.l.)